Nel 2024, le famiglie reatine hanno visto lievitare i costi per la gestione dei rifiuti, con una spesa media per la TARI che ha raggiunto i 373 euro. Un incremento del 9,4% rispetto ai 341 euro del 2023, che colloca Rieti all’ottavo posto tra le città italiane per il più alto aumento percentuale. Lo studio è di Open Rieti. I dati emergono dal Rapporto 2024 dell’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva e hanno già suscitato polemiche tra i cittadini. A livello nazionale, la spesa media si attesta a 329 euro, in crescita del 2,6% rispetto all’anno precedente, ben al di sotto del dato reatino.
Rieti si piazza così al 33esimo posto in Italia per il costo assoluto della tassa sui rifiuti. La città più cara resta Catania, con 594 euro annui, mentre il primato di economicità spetta a Trento, dove le famiglie pagano appena 183 euro. Un divario che lascia spazio a molte riflessioni. L’aumento della spesa per la gestione dei rifiuti a Rieti è innegabile. Ma i cittadini si chiedono: almeno il servizio è migliorato? Una risposta che resta sospesa, mentre emergono nuovi dati sulla raccolta differenziata, e la situazione non è delle più confortanti.
Secondo l’ultimo rapporto ISPRA, nel 2023 la percentuale complessiva di raccolta differenziata in Italia ha raggiunto il 66,6%, con risultati brillanti al Nord (73,4%), più moderati al Centro (62,3%) e sotto la media al Sud (58,9%). Inoltre, quasi il 71% dei comuni italiani ha raggiunto la quota del 65%, che è l’obiettivo indicato dall’Unione Europea, superato per la prima volta già nel 2022. Rieti, però, resta lontana da questi numeri. Come indicato negli ultimi bollettini della TARI, nel 2023 il capoluogo reatino si è fermato al 53,38%, in calo rispetto al 56,83% registrato nel 2019, prima della pandemia.
Anche la provincia di Rieti non brilla. Sempre secondo il rapporto ISPRA di dicembre 2024, la raccolta differenziata si attesta al 58,0%, con una crescita minima di 0,2 punti percentuali rispetto al 2022. Numeri che non descrivono le difficoltà di un sistema che sembra procedere a rilento, mentre i costi per i cittadini continuano a salire.
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