Rieti si è fermata per l’ultimo saluto a Giuseppe Agabiti, 59 anni, figura amatissima in città, strappata improvvisamente alla vita (leggi). Conosciuto per la sua passione per il basket, sia come giocatore che come dirigente, e per il suo lavoro in Federlazio, “Peppe” era un punto di riferimento per la comunità.
La cerimonia ha visto una partecipazione straordinaria: amici, colleghi, rappresentanti delle istituzioni e del mondo sportivo si sono uniti alla famiglia per rendere omaggio a un uomo ricordato per la sua generosità, professionalità e il suo impegno in ogni ambito della sua vita. Il feretro è stato portato in chiesa dai confratelli della Pia Unione di cui faceva parte (leggi). Tantissime le persone presenti molte delle quali non sono riuscite ad entrare in chiesa.
Federlazio lo ha definito “un uomo di straordinaria sensibilità e visione” (leggi), mentre la Pia Unione ha sottolineato il suo ruolo come zelante promotore del culto antoniano. Tocchi di commozione anche dal mondo del basket: Peppe Cattani della Npc e Roberto Pietropaoli della Real Sebastiani (leggi) hanno ricordato Agabiti come un amico fidato e una figura indimenticabile.
La città, con il cuore spezzato, ha stretto in un abbraccio collettivo la moglie Ada, il figlio Emanuele e i fratelli Alessandra, Luca, Matteo e Francesco, rendendo un tributo a un uomo che resterà sempre vivo nella memoria di chi lo ha conosciuto.
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