Beni mobili distrutti o gravemente danneggiati dal sisma: ecco le modalità di risarcimento

I proprietari di beni distrutti o gravemente danneggiati dal sisma del 2016 potranno accedere a un risarcimento. Questa possibilità è stata stabilita da un’Ordinanza dell’ultima Cabina sisma del 2024, con l’intesa delle Regioni. Si tratta di una novità importante e molto attesa da chi ha subito danni a beni mobili, come le automobili, a causa dei crolli provocati dalle scosse.

“Andiamo a sanare finalmente una situazione di disparità per i proprietari di beni mobili distrutti dai crolli – commenta il Commissario Castelli –. Abbiamo raccolto un’istanza molto sentita dal territorio e per questo ringrazio i Presidenti di Regione con cui ho condiviso questa decisione in Cabina sisma. Assicuriamo procedure semplici e risposte rapide ai cittadini, anche grazie al quotidiano lavoro degli Uffici Speciali Ricostruzione”.

Dettagli del contributo

Il contributo è destinato ai proprietari di beni mobili registrati, come automobili e altri mezzi di trasporto, che risultavano residenti nei Comuni inseriti nel cratere alla data degli eventi sismici.

  • Beni distrutti: il contributo copre l’80% del valore di mercato del bene alla data del sisma, attestato tramite perizia giurata o polizza assicurativa.
  • Beni gravemente danneggiati: il contributo è pari all’80% delle spese sostenute per il ripristino del bene, purché queste siano documentate. In caso di spesa superiore al valore di mercato, il contributo sarà comunque pari all’80% del valore di mercato.

Nota: Il contributo non può superare l’80% del valore del bene, considerando eventuali rimborsi assicurativi o altre compensazioni già ricevute.

Presentazione della domanda

I proprietari interessati devono presentare domanda tramite PEC all’Ufficio Speciale per la Ricostruzione (USR) competente entro il 30 giugno 2025. Alla domanda devono essere allegati i seguenti documenti:

  1. Perizia giurata.
  2. Dichiarazione di residenza.
  3. Fatture comprovanti le spese sostenute.

Tempi di risposta

L’USR, entro 60 giorni dalla ricezione della domanda, verificherà i requisiti e procederà alla concessione e all’erogazione del contributo. Il pagamento avverrà in un’unica soluzione tramite accredito sul conto corrente indicato dal beneficiario.

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