Paolucci (Uil Rieti e Sabina Romana): “Aps, scongiurati gli aumenti. Adesso il Cda si dimetta”

“La bocciatura dell’aumento delle tariffe dell’acqua proposte da Aps ha una notevole rilevanza sociale e politica. Sociale perché, per una volta sono stati i cittadini e le cittadine della provincia a vincere, vedendo così scongiurate uscite aggiuntive dal budget familiare. Ma ha anche una rilevanza politica, che non può essere sottaciuta”. Lo dice Alberto Paolucci, segretario generale della Uil di Rieti e della Sabina romana.

“Tutti ricorderanno infatti le improvvide dichiarazioni del presidente di Acqua pubblica Sabina, quando l’aumento delle tariffe era all’ordine del giorno della conferenza dei sindaci di Ato 3 – ricorda Paolucci – In quella occasione fummo costretti a leggere che l’aumento delle tariffe era necessario per migliorare e implementare il servizio. Ma adesso anche i sindaci di Rieti e di Fara in Sabina, che in passato avevano sempre avallato le politiche di Aps, hanno sconfessato il management della società pubblica”.

“Ciò significa – conclude Paolucci – che al Cda di Aps non resta altra strada che rassegnare le dimissioni. Stiamo parlando di un atto dovuto, che dovrebbe giungere al più presto, perché ormai la frattura è completa e un fronte del no così compatto non si era mai visto. Quindi, prima si elegge un nuovo Cda, prima si riuscirà a mettere in piedi un reale, efficiente e moderno Servizio Idrico integrato, servizio di cui tutta la provincia ha bisogno estremo. L’attuale Cda ha fallito, adesso si faccia da parte”.

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