Agricoltura Lazio, 73 milioni di euro per le politiche di sviluppo e la sostenibilità ambientale

La direzione Agricoltura della Regione Lazio, su indicazione dell’assessore Giancarlo Righini, ha pubblicato i bandi per la raccolta delle domande di sostegno riguardanti gli interventi a superficie/capo del Complemento di Sviluppo Rurale 2023/27, per l’annualità 2025.

I provvedimenti prevedono significativi stanziamenti per l’anno 2025, pari a 44.4 milioni di euro, ai quali vanno aggiunte le dotazioni già attivate con domande in corso, pari a circa 29 milioni di euro. Pertanto, il finanziamento complessivo relativo alla campagna 2025 è di circa 73,5 milioni di euro.

Gli interventi, ritenuti fondamentali per la politica di sviluppo regionale e per la sostenibilità ambientale, riguardano:

  • “Pagamento al fine di adottare e mantenere pratiche e metodi di produzione    biologica”;
  • “Benessere Animale”;
  • “Sostegno zone con svantaggi naturali montagna”;
  • “Tecniche lavorazione ridotta dei suoli”;
  • “Allevatori custodi dell’agrobiodiversità”;
  • “Agricoltori custodi dell’agrobiodiversità”.

 

«Con questi bandi mettiamo a disposizione delle imprese, importanti stanziamenti per fare fronte a situazioni di crisi e per attivare misure a sostegno della produzione più sostenibili e innovative. Per il settore zootecnico, ad esempio, consentiamo, anche per il 2025, la presentazione di nuove domande relative al “Benessere animale”, assicurando una dotazione finanziaria di rilievo che ammonta a ben 22 milioni di euro. Un’importante novità riguarda anche l’intervento relativo all’agricoltura biologica, per il quale l’importo dei premi è stato considerevolmente aumentato», ha spiegato l’assessore all’Agricoltura e al Bilancio, Giancarlo Righini.

Inoltre, nell’ambito della programmazione dello sviluppo rurale, è stata attivata per la prima volta la misura “Pagamento compensativo zone agricole natura 2000”, ovvero la corresponsione di un aiuto a titolo di indennizzo per tutti gli agricoltori che coltivano superfici a prati e a prati-pascolo in zone di alta valenza ambientale.

 

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