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(di Valentina Fabri) Oltre duecento cittadini di Rieti hanno firmato in soli cinque giorni un esposto indirizzato alle autorità locali per denunciare il degrado che affligge alcune aree centrali della città, come largo Alfani, piazza Giuseppe Mazzini, piazza Guglielmo Oberdan e le vie limitrofe. Zone che dovrebbero essere il cuore della città sono invece abbandonate all’inciviltà e all’insicurezza.
Nell’esposto, rivolto al Prefetto, al Sindaco, al Questore e al Comandante provinciale dei Carabinieri, si descrive una situazione preoccupante: gruppi di giovani, spesso in stato di alterazione, occupano stabilmente i giardini pubblici, abbandonano rifiuti, frantumano bottiglie di vetro, ascoltano musica ad alto volume e si rendono protagonisti di episodi di vandalismo e spaccio. Non mancano comportamenti minacciosi verso passanti, residenti e commercianti.
La situazione peggiora nelle ore serali, quando il centro si svuota e cresce la percezione di insicurezza. Alcuni cittadini raccontano di essere stati costretti a evitare le zone più problematiche per timore di molestie o aggressioni. Nei fine settimana il degrado diventa insostenibile: lanci di petardi, danneggiamenti alle fioriere e il caos generale rendono impossibile la convivenza civile. Nonostante le numerose segnalazioni, i cittadini lamentano interventi insufficienti per arginare una situazione sempre più grave. “Abbiamo paura! Il nostro centro storico dovrebbe essere una risorsa turistica e un luogo di aggregazione, ma è diventato simbolo di degrado sociale”, denunciano i firmatari. L’esposto sollecita un intervento urgente e coordinato per ripristinare sicurezza e decoro, attraverso una maggiore presenza delle forze dell’ordine e misure sociali per contrastare il disagio giovanile. Il messaggio è chiaro: il cuore di Rieti ha bisogno di essere salvato.
Foto: IA RietiLife ©
