“L’Acqua è un bene pubblico essenziale – Aps è un’altra cosa”: l’appello del comitato

Lunga nota del comitato Comitato Promotore Acqua Pubblica dei Sabini (A.PB.D.S.). RietiLife l’ha riassunta, mentre qui c’è il documento integrale COMUNICATO STAMPA PER I SINDACI ATO 3

Il territorio della Sabina è in rivolta contro la gestione del servizio idrico affidato dal 2015 alla società Acqua Pubblica Sabina (APS) S.p.A. Questa operazione politica si è rivelata fallimentare, come dimostrano i risultati sotto gli occhi di tutti. La gestione di un territorio non omogeneo come il nostro, con peculiari caratteristiche ambientali, geografiche e storiche, non può essere affrontata con un servizio idrico standardizzato e omologato, governato da una struttura societaria inadeguata alle aspettative dei cittadini.

Criticità nella gestione

La linea guida aziendale di APS è stata fortemente contestata, evidenziando:

– Un organigramma insufficiente;

– Costi elevati per dirigenti, consiglieri e consulenti;

– Un servizio carente, con ritardi negli interventi e guasti irrisolti;

– Investimenti non adeguati per modernizzare la rete idrica, ridurre gli sprechi e migliorare infrastrutture come acquedotti, condutture, fognature e depuratori.

Un esempio emblematico è la mancata installazione di nuovi contatori per facilitare le letture e le misurazioni. I dati del bilancio 2023 mostrano che il costo del personale ammonta a circa 5,87 milioni di euro, con soli 61 operai a fronte di 125.456 utenze servite, un rapporto di 1 operaio ogni 2.056 utenze. Le spese per consulenti e collaboratori superano i 2,2 milioni di euro.

 

Dati preoccupanti

Nel 2023, sono stati rilevati numerosi problemi:

– 93 verbali di accertamento delle autorità per violazioni, tra cui 59 sanzioni per inosservanza di prescrizioni e scarichi non autorizzati;

– 34 casi di non potabilità dell’acqua;

– Procedimenti penali per reati ambientali e procedimenti civili in corso.

Le perdite idriche superano ancora il 50%, nonostante un finanziamento di oltre 44 milioni di euro per ridurle. Nel frattempo, i vertici aziendali percepiscono compensi elevati e indennità di risultato che non riflettono le attuali performance aziendali.

 

Appello ai sindaci

I cittadini della Sabina si rivolgono direttamente ai sindaci, azionisti della società, chiedendo coerenza e correttezza. I rappresentanti eletti devono intervenire per:

  1. Migliorare il servizio idrico, adeguandolo alle esigenze territoriali;
  2. Garantire trasparenza e democrazia nella gestione societaria;
  3. Evitare aumenti tariffari ingiustificati, privilegiando una gestione efficiente e responsabile delle risorse.

Conclusioni

“Cari sindaci, siete i responsabili diretti di questo disastro. È vostro dovere rendere conto ai cittadini che vi hanno eletto e agire per ristabilire fiducia e prospettive di cambiamento nel sistema idrico della Sabina. Qualsiasi decisione di aumento delle tariffe senza un miglioramento concreto del servizio sarà considerata inaccettabile. I cittadini non resteranno in silenzio e vi riterranno responsabili del vostro operato.”

 

Foto: RietiLife ©

Print Friendly, PDF & Email

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*

 

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.