Nella giornata di giovedì 14 novembre, si è tenuto un nuovo sopralluogo operativo presso l’ex Stazione Stratempelli a Rieti condotto da Comune di Rieti, Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, CREA e Università della Tuscia, alla presenza, rispettivamente, dell’assessore all’urbanistica e alla valorizzazione dell’identità locale Giovanni Rositani, vice capo di gabinetto, gen. Donato Monaco, il Presidente Andrea Rocchi e il pro-rettore Alvaro Marucci.
Gli incontri rientrano nel percorso avviato per il recupero dell’Istituto Sperimentale di Granicoltura, finanziato con 7.048.252€ dal Commissario alla Riparazione e Ricostruzione post Sisma 2016, il cui soggetto attuatore è stato individuato nell’Ufficio Speciale Ricostruzione Lazio.
Il Sopralluogo, dedicato principalmente alla verifica delle necessità per la rifunzionalizzazione futura dell’immobile, è stato seguito poi da una riunione tecnico-operativo presso la sede comunale, incentrata invece sul prosieguo dell’iter amministrativo e procedurale, alla quale hanno partecipato anche il delegato del Commissario al Sisma, l’Assessore ai Lavori Pubblici, Ricostruzione, Infrastrutture della Regione Lazio, Manuela Rinaldi, il rappresentante dell’Agenzia del Demanio e la direttrice della Soprintendenza APAB Lisa Lambusier.
“Procede a ritmo serrato il percorso verso un obiettivo storico della Città, il recupero e soprattutto la rifunzionalizzazione dell’intera area della Stazione Strampelli – dichiara a margine della giornata l’assessore Giovanni Rositani – In poco più di un anno siamo riusciti a riportare l’attenzione sulla figura di Strampelli, a far comprendere a tutti i soggetti coinvolti l’importanza della struttura che abbiamo a Rieti e ad avviare un percorso di recupero che non riguarderà soltanto l’aspetto materiale ma soprattutto i contenuti scientifici e culturali che emergeranno. I due filoni sui quali stiamo lavorando sono la formazione universitaria, grazie alla disponibilità della Tuscia ad insediare presso la Stazione Strampelli nuovi corsi di laurea, e la ricerca scientifica, attraverso l’impegno del CREA a mettere a disposizione proprie risorse. A questi si aggiungeranno poi gli aspetti culturali e museali legati all’eredità di Strampelli che affronteremo con il Ministero della Cultura. Gli incontri odierni, per l’esito dei quali esprimo soddisfazione, erano finalizzati proprio al confronto tra i soggetti che saranno protagonisti del recupero della struttura al fine di verificare tutte le esigenze e le necessità in vista della rifunzionalizzazione degli spazi per il futuro. Ringrazio il Ministero, l’Università e il CREA per la sollecitudine con la quale stanno lavorando insieme a noi per arrivare ad un risultato che valorizzerà l’intero territorio della provincia di Rieti”.