“Ciao Mario, che memoria nelle ordinazioni. E quel gelato…”. Mastroiaco simbolo di una generazione (dal bancone del bar)

(di Christian Diociaiuti) “Bar De Santis. Mario è il secondo da destra accanto al ragazzo con la barba lunga. Siamo a fine Anni 70, primi Anni 80: la ‘bardasceria‘ che fece il bar De Santis”. Il “Mario” di cui si parla nella foto non è quello del bar di Ligabue, ma Mastroiaco, venuto a mancare nelle scorse ore (leggi). Un volto, un personaggio, una storia grande: barista del “De Santis” e del “Crosby”, simbolo di una generazione che molti reatini hanno vissuto nel fiore degli anni e che stamattina riportano sulle bacheche dei social, tra foto, aneddoti, e tanto cordoglio.

“La sua memoria nelle ordinazioni, in grado di gestire un tavolo di 10 e più persone ricordando i gusti di ognuno, era formidabile. Per tutti quelli della mia generazione Mario era l’uomo del gelato. Con De Santis prima e al Crosby poi, quando lo ‘struscio’ si concentrava in viale Maraini, era una tappa obbligata, tanto da garantirgli una clientela personale affezionata che lo avrebbe seguito ovunque” scrive un ragazzo di quel tempo, oggi volto notissimo in città e non solo, Stefano Pozzovivo.

“Ricordo i gelati che preparava a noi giovani avventori del De Santis… sempre sorridente e gentile, sentite condoglianze alla famiglia” aggiunge Giuliana, mentre un’altra lettrice di RietiLife, Paola, scrive “Inarrivabile Mario, capace di ricordare a memoria le ordinazioni di tavoli interi senza scrivere, salutami zio Giancarlo Crosby”. Gelati al sapore di ricordi per Mario, vessillo di una generazione e di una Rieti che non torneranno più.

Foto: RietiLife ©

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