Nel 2024, la prevenzione e il contrasto agli incendi boschivi sono stati al centro delle attività dei Carabinieri Forestale della Provincia di Rieti. Durante il periodo di massimo rischio, dal 15 giugno al 15 ottobre, le temperature hanno superato frequentemente i 40°C, riducendo l’umidità della vegetazione e rendendo le aree boschive più suscettibili agli incendi.
I Carabinieri Forestale hanno gestito oltre 50 incendi, con una superficie bruciata di circa 130 ettari, di cui 25 all’interno della Riserva Naturale Monte Navegna e Monte Cervia. Le operazioni sono state supportate da un incremento di uomini e mezzi, distribuiti strategicamente nelle aree più vulnerabili.
Grazie all’uso del “Metodo delle Evidenze Fisiche” (MEF), il reparto ha identificato i punti d’origine degli incendi e le relative cause, deferendo sei persone all’Autorità Giudiziaria per incendio doloso e colposo. Sono stati condotti tre perquisizioni domiciliari e cinque sequestri di inneschi.
Le cause principali degli incendi sono state dolose, legate al rinnovo del manto erboso per il pascolo, a ritorsioni contro la pubblica amministrazione o a vandalismo. Nei casi di colpa, l’origine è spesso riconducibile a comportamenti negligenti come il bruciamento di residui vegetali, fuochi non controllati, e mozziconi accesi abbandonati.
Le attività di sensibilizzazione e informazione sono state cruciali, contribuendo a migliorare la collaborazione tra cittadini e istituzioni nella lotta agli incendi.
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