(di Cristian Cocuccioni) Siamo quasi a fine anno ed è tempo di bilanci. Un argomento tanto in voga quanto importante è quello del green. Il mondo sta cambiando, il riscaldamento globale aumenta di anno in anno, i ghiacciai sono al limite e il clima ne sta risentendo notevolmente. L’indirizzo da intraprendere quindi è uno solo: rendere la Terra più sostenibile, verde, possibile per evitare conseguenze irreparabili.
Rieti, sotto questo punto, come si sta comportando? Dai dati riportati da Open Rieti e stilati da Il Sole 24 Ore, non benissimo. Nella classifica delle città più green il capoluogo reatino è all’83esimo posto, ovvero, se vogliamo fare un parallelismo con lo sport, nella parte medio-bassa della classifica. Stiamo migliorando? Decisamente no: nel 2020 Rieti era addirittura al 38esimo posto, poi caduta libera di anno in anno, passando al 45esimo, 51esimo e nel 2023 62esimo posto.
Malissimo sotto l’indicatore della raccolta differenziata (90esimo posto), dispersione della rete idrica (95esimo posto) di alberi (82esimo posto), di vittime della strada, che in un anno conta una media di quasi 6 feriti più morti ogni 1000 abitanti (73esimo posto) e di tasso di motorizzazione, il quale conta quasi 76 auto ogni 100 abitanti. Buone notizie invece sul verde totale: Rieti è sul terzo gradino del podio.
Questa speciale griglia, stilata da Il Sole 24 Ore, conferma il trend non positivo di Rieti: solo qualche settimane fa il Reatino ha ricevuto la “speciale” maglia nera in case green. Urge un cambio di passo: uno di questi può essere prendere esempio da chi è in questo momento meglio di noi, come Reggio Emilia, incoronata regina del green.
Foto: RietiLife ©