“Si è svolta oggi 21 ottobre un’assemblea dei lavoratori Imr di Rieti per fare il punto sull’attuale situazione aziendale, verifica sviluppo piano industriale e rioccupazione dei lavoratori. Dall’assemblea è emerso chiaramente uno stato di forte preoccupazione per come stanno procedendo le cose e per i ritardi nello sviluppo del piano che era stato prospettato quando la Imr ha acquisito lo stabilimento reatino dalla Lombardini”: lo scrivono i sindacati in una nota.
“Crediamo sia utile ricordare a tutti che il piano prevedeva la piena attuazione nei due anni di cassa integrazione e la rioccupazione sia dei 104 lavoratori presenti in Lombardini al momento dell’acquisizione che di tutti gli altri lavoratori delle ditte collegate. Purtroppo dobbiamo constatare che ad oggi siamo molto lontani dagli accordi sottoscritti, con un piano industriale che arranca e con una rioccupazione attestata ad oggi intorno ai 40 lavoratori. Gli anni di cassa integrazione sono passati da 2 a 3 e, nonostante stia terminando il terzo, l’azienda ha già comunicato nel passato incontro che c’è la necessità di attivare un ulteriore anno di cassa integrazione. Questa situazione sta creando un forte disagio ai lavoratori perché la cassa integrazione sta penalizzando pesantemente la situazione economica dei lavoratori e delle loro famiglie. I lavoratori hanno bisogno di certezze e di lavoro e non di cassa integrazione ed il lavoro lo deve portare la Imr così come si era impegnata al momento dell’acquisizione. L’assemblea si è conclusa con la proclamazione dello stato di agitazione e con l’impegno a mettere in campo iniziative per invertire questa situazione che si protrae oramai da troppo tempo. Si è condiviso inoltre di fare una richiesta d’incontro a tutte le Istituzioni che a suo tempo, insieme alle OOSS, hanno sottoscritto l’accordo per la cessione dello stabilimento reatino da Lombardini a Imr. È necessario pertanto rimettere intorno al tavolo, oltre all’azienda, il Ministero, la Regione Lazio, i Comuni di Rieti e Cittaducale per andare ad una verifica dell’accordo sottoscritto e condividere insieme le cose da fare per dare risposte concrete ai lavoratori” concludono Fim Cisl Roma Rieti Vincenzo Tiberti, Fiom Cgil Rieti Roma Eva Luigi D’Antonio, Uilm Uil Rieti Roberto Gioffrè, Ugl Metalmeccanici Rieti Tiziano Deli.
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