“Dichiarazioni colme di inesattezze e falsità da parte del Gruppo di Minoranza di Fara in Sabina in merito alla vicenda del crollo del muro di Coltodino”

Nota della maggioranza a Fara Sabina. 
Per l’ennesima volta i consiglieri di minoranza del PD di Fara in Sabina dimostrano tutta la loro inadeguatezza all’interno della pubblica amministrazione, diffondendo informazioni false e tendenziose che ci impongono di smentire e prendere le distanze dalle loro dichiarazioni, sempre viziate da atteggiamenti ed intenti diffamanti nei confronti dell’Ente. Infatti, in merito al video recentemente diffuso dallo stesso gruppo di minoranza PD Fara in Sabina relativo alla vicenda del crollo del muro sito in via Santa Maria dei Santi nella frazione di Coltodino, appare doveroso fornire le necessarie precisazioni viste le numerose imprecisioni in esso contenute. A seguito del ricordato crollo, infatti, una grande porzione del muro, come si ricorderà, si era riversata sulla pubblica via, generando un grave pregiudizio alla pubblica sicurezza delle abitazioni prospicienti nonché dei cittadini ivi residenti. Solo l’intervento dei VV.FF., unitamente alle unità della Polizia Locale e della Protezione Civile avevano consentito di arginare, in maniera del tutto temporanea, gli effetti pericolosi di tale accadimento. Tuttavia, gli stessi VV.FF. intervenuti, richiedevano al Sindaco l’adozione dei provvedimenti necessari ad eliminare lo stato di pericolo.
Conseguentemente, è stata emanata apposita ordinanza sindacale contingibile e urgente, rivolta ai proprietari e finalizzata all’eliminazione del pericolo e al contestuale ripristino delle condizioni di sicurezza. Ordinanza tuttora oggetto di giudizio dinanzi al Giudice amministrativo e sulla quale, tuttavia, lo stesso Giudice, in fase cautelare, si è espresso riconoscendone la legittimità, denegando la sospensione degli effetti, in attesa di pronunciarsi definitivamente sulla medesima. Si rammenta che i proprietari non hanno ottemperato a quanto disposto nell’ordinanza sindacale, con la conseguenza che il Comune si è dovuto sostituire nell’intervento, come previsto dalla normativa vigente. In relazione a tale circostanza, si  ricorda che non c’è stata alcuna denuncia penale nei confronti dei proprietari da parte dell’amministrazione: semplicemente la legge configura, in maniera automatica e obbligatoria, l’attivazione di un procedimento penale in capo ai soggetti che non ottemperano ad un provvedimento dell’autorità amministrativa, ponendo un obbligo giuridico specifico in capo al P.U. che accerti tale inadempimento, senza possibilità di alcuna discrezionalità in merito. Quanto alla presunta responsabilità a carico del Comune asserita nel video di cui trattasi è bene precisare che risulta assolutamente falso quanto riportato. In disparte la valenza relativa dell’ATP (che non rappresenta una sentenza definitiva del giudice ma un mero mezzo di prova di cui il giudice può tener conto nell’ambito di un eventuale giudizio), l’accertamento tecnico preventivo (ATP) svolto dinanzi al giudice civile, infatti, ha accertato, quanto ai presunti motivi del crollo, che gli stessi sarebbero addebitabili alla mancata canalizzazione delle acque reflue del fabbricato esistente a monte del muro e della relativa corte che, appesantendosi in maniera eccessiva con l’acqua piovana, ne avrebbe determinato il crollo. In parte residua, sempre secondo l’ATP, sarebbe attribuibile (il condizionale è d’obbligo) alla realizzazione (non a regola d’arte) del muro di contenimento a protezione del parcheggio realizzato su commissione del Comune.
Tutto ciò premesso, in situazioni straordinarie come quella che ha caratterizzato il crollo del muro di Coltodino, l’Ente deve ottempera a tutta una serie di doveri amministrativi che non sono mai mossi da una volontà diretta di ledere l’interesse del pubblico cittadino come fanno invece intendere i consiglieri del PD.  Gli atti adottati, in linea con i dettami normativi, hanno come obiettivo quello di ristabilire lo stato di sicurezza proprio per gli stessi cittadini con lo scopo ultimo di preservare il benessere pubblico.
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