“Oggi cominciamo a discutere il disegno di legge quadro in materia di Ricostruzione post calamità, un provvedimento molto importante che colma un vuoto normativo assurdo per l’Italia. Siamo stati abituati a vedere la nostra meravigliosa Nazione colpita da tutta una serie di terremoti e calamità naturali eppure non c’era una legge, non c’è una legge che dica cosa fare nel momento in cui si verifica un evento calamitoso. Questo è un provvedimento che deve e dovrà garantire non solo certezza, stabilità, velocità e non più tentennamenti all’indomani di una calamità, ma deve anche garantire che non ci siano più disparità: perché quando cambia la governance ad ogni calamità come accade in Italia, si creano inevitabilmente disparità tra territori e conseguentemente anche una vistosa perdita di tempo”. Lo ha detto in Aula il Questore della Camera e deputato di Fratelli d’Italia, Paolo Trancassini, presentando il disegno di legge quadro sulla Ricostruzione post calamità il cui esame è iniziato oggi in Aula. “La Commissione Ambiente – prosegue il relatore – ha lavorato in un clima molto sereno: per questo ringrazio il presidente Rotelli e tutti i membri di maggioranza e di opposizione, nella piena consapevolezza che una legge così importante, una legge che colma un vuoto così grave, non può che essere totalmente condivisa. E per onestà, racconto senza nessun intento polemico che già dalla scorsa legislatura avevo presentato una pdl su questa materia. Sono passati cinque anni e finalmente oggi in quest’Aula parliamo di questo importantissimo provvedimento che contiene diverse norme tra cui il ruolo del Commissario, la pianificazione urbanistica, la Ricostruzione pubblica e privata, l’istituzione di una cabina di coordinamento per la Ricostruzione, la centrale unica di committenza e il trattamento e il trasporto delle macerie. Si tratta di una serie di norme che stabiliscono quello che c’è da fare in presenza di una calamità” spiega Trancassini.
“In questo disegno di legge si è cercato di dare maggiore valore al ruolo dei sindaci e un maggior valore al ruolo del territorio per evitare che la politica decida di calare dall’alto una figura poco preparata rispetto alla conoscenza della fattispecie e del territorio stesso. Abbiamo voluto poi ribadire che un tema centrale della Ricostruzione è quello socio economico, grazie alla creazione di fiscalità di vantaggio e di opportunità lavorative. Occorre far arrivare un messaggio forte alle comunità dei territori colpiti dalle calamità: per questo abbiamo inserito una norma che prevede la possibilità di destinare una quota, nel limite massimo del 4 per cento degli stanziamenti disposti su base annuale per i singoli eventi calamitosi, al fine di creare un programma per la valorizzazione delle risorse territoriali, produttive e professionali. Nel corso dell’esperienza che abbiamo maturato ci siamo resi conto che alla paura di morire che assale tutte le persone che vivono queste catastrofi in maniera improvvisa segue, nei giorni e nei mesi successivi, la paura del futuro. E io penso che una Nazione degna di questo nome deve avere la tempestività di intervenire dando i messaggi giusti dal punto di vista delle certezze per il futuro”. Lo ha detto il Questore della Camera e deputato di Fratelli d’Italia, Paolo Trancassini, presentando il disegno di legge quadro sulla Ricostruzione post calamità il cui esame è iniziato oggi in Aula.