Sinistra Italiana Rieti: “Ospedale nuovo? Nel mondo al contrario della destra si parte dall’edilizia. Chiediamo scelta chiara e trasparente con al centro l’urbanistica”

“La sanità, nel mondo ideale, dovrebbe essere, in primis la prevenzione e la cura delle malattie e dei malati e poi, l’ubicazione delle strutture”. Scrive in una nota Sinistra Italiana Rieti.
E continua: “Invece nel mondo al contrario della destra si parte dall’edilizia,  in un territorio come quello della Provincia di Rieti, dove alcune zone hanno il pronto soccorso più vicino a decine di km (senza che nemmeno esista una Casa della Salute e senza un piano di distribuzione delle Case della Salute).
Siamo, oltretutto alla scelta a casaccio: forse l’ex zuccherificio, forse Fonte Cottorella, forse tra Madonna del Cuore e Chiesa Nuova, forse da qualche altra parte, senza un minimo di ragionamento e approccio politico e urbanistico. La scelta di un terreno dove costruire un ospedale dovrebbe avere come stella polare il piano regolatore e dentro quel piano si dovrebbe trovare la strada per la costruzione. Se non ricordiamo male lo spazio dove è ubicato l’attuale di ospedale e tutte le altre aree che insistono in quella zona sono individuate nel PRG come aree di sviluppo sociosanitario. Quindi non si dovrebbe andare tanto lontano da quel comparto urbanistico. È chiaro che probabilmente si stanno come al solito muovendo i medesimi interessi che hanno al centro non lo sviluppo della città, ma lo sviluppo dei propri guadagni.
Siamo alla solita “arma di distrazione” agitata per coprire il vuoto e il fallimento di politiche regionali negli anni volte solo al taglio e alla distruzione della sanità pubblica in una città ormai in una perenne campagna elettorale da parte della maggioranza che “amministra” il comune, con un’opposizione senza voce e purtroppo sembra argomenti. Chiediamo pertanto una scelta chiara e trasparente che abbia al centro l’urbanistica e il piano regolatore, rimanendo convinti che più che di un nuovo ospedale, vi sia il bisogno di migliorare e modificare in meglio quello che non funziona nell’attuale sanità reatina. Abbattendo ad esempio le liste d’attesa per visite e diagnostica, eliminando la mobilità passiva con il ricorso ad altre aziende ospedaliere regionali ed extra regionale, ergo investimenti veri su personale e mezzi e strumenti diagnostici” conclude Sinistra Italiana Rieti.
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