(di Cristian Cocuccioni – da RietiLife Free Press) Più aggressioni, disordini e una gestione inefficace dell’istituto: sono questi i motivi della protesta organizzata dai sindacati della Polizia Penitenziaria SAPPE, SINAPPE, OSAPP, USPP, UIL P.A. e FNS CISL.
Oggi e domani un sit-in di protesta di fronte al carcere di Rieti. Le organizzazioni sindacali hanno espresso forte preoccupazione per la mancanza di controllo e per l’inerzia della direzione nel fronteggiare questa crisi.
Tra le criticità denunciate, si evidenzia una crescente escalation di violenza, con aggressioni rimaste impunite, e una percezione che i detenuti abbiano preso il controllo di alcune aree dell’istituto.
I sindacati chiedono, quindi, un immediato cambio di leadership, con l’avvicendamento della direzione, il trasferimento dei detenuti violenti e il potenziamento delle misure di sicurezza all’interno della struttura. Inoltre, le organizzazioni chiedono anche l’urgenza di ripristinare un dialogo con il Provveditore Regionale per individuare soluzioni condivise e garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori, tra cui la sicurezza e condizioni di lavoro dignitose.
Condizioni che hanno portato la Polizia Penitenziaria protestare per due giorni, pretendendo a gran voce dalle istituzioni di essere presi in considerazione: un sit in che deve essere ascoltato.
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