Anche Rieti scende in piazza contro la risoluzione “anti-gender” del leghista Sasso

Rieti si è mobilitata contro l’approvazione della risoluzione anti-gender del leghista Sasso. Mercoledì 25 settembre alle ore 18:30 in Piazza Cavour a Rieti si è tenuto un sit-in di protesta promosso da Tocca a Noi e Arcigay Rieti LGBT + con la collaborazione di Esedomani Terni ODV, Controvento, Mentelocale, Rieti città futura, Avs, Sinistra italiana, Pd Provincia di Rieti, Pd Fara in Sabina, Gd Rieti, Arci Rieti, Rete Studenti Medi Rieti, Cortocircuito Rieti, T’Immagini, Krisalidea e Balia dal Collare per sostenere l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole.

Il sit-in ha coinvolto associazioni e collettive, insegnanti e comunità studentesca, forze progressiste ed esponenti delle istituzioni anche in tante altre città. Il messaggio è stato ovunque lo stesso: la scuola che libera tutt? è una scuola dove non c’è posto per i pregiudizi sessisti, razzisti, omolesbobitransfobici e abilisti. È una scuola che si fa comunità educante e spazio sicuro per tutte le persone che la attraversano; una scuola che condanna e rifiuta l’odio e la discriminazione.

La dichiarazione di Arcigay Rieti 

“Siamo qui oggi per ribadire il nostro disaccordo al DDL Sasso che è stato appena approvato alla camera e la proposta di legge Ravetto – hanno dichiarato Manuela Fusacchia e Christian  Ficorilli rispettivamente Vicepresidente e attivista di Arcigay Rieti. Il testo di legge non fa altro che puntare nuovamente il dito contro la comunità LGBTQAI + e intende vietare l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole tacciandola di essere espressione di una fantomatica ed inesistente ideologia gender.

Oggi scendiamo in piazza pe chiedere a tutte le istituzioni di prendere posizione in modo concreto affinché si possa portare all’interno delle scuole un’educazione all’affettività e alla sessualità che voglia decostruire pregiudizi, stereotipi e ruoli, fortemente radicati nella società e nel pensiero comune, che inconsciamente tendono a perpetrare le disuguaglianze e la violenza di genere.

Che intende promuovere una cultura completa e trasversale essenziale per affrontare i principi che costituiscono la base dell’affetto e dell’affettività, ovvero il rispetto reciproco, il proprio e altrui consenso, la codifica delle proprie emozioni e di quelle degli altri, la scoperta di sé stessi e della propria identità. Ed infine che voglia diffondere la consapevolezza che sia necessario compiere uno sforzo comune e integrato a vari livelli per promuovere una sensibilizzazione che coinvolga le persone di minore età fin dall’infanzia, e che sia strutturato all’interno della programmazione scolastica, rivestendo così quell’importanza e diffusione necessaria.

L’ideologia gender non esiste, è un invenzione della destra e dei movimenti ultracattolici, esistono però dei percorsi di educazione alle differenze, alla sessualità, all’affettività che intendono far nascere negli individui un pensiero critico che vada al di là di tutti i preconcetti fortemente radicati nella nostra società come il maschilismo, il patriarcato, la misoginia e l’omo-lesbo-bi-transfobia.”

Queste le associazioni che sono intervenut* a Rieti: 

Tocca a Noi: Alessandro Spaziani

Arcigay: Manuela Fusacchia/Christian  Ficorilli
Esedomani Terni: Luca Montali
Balia: Serena caroselli
Controvento: Davide Corazza
Cortocircuito: Emanuele Dionisi
Mentelocale: Francesca Tancredi/Giulia Della Rovere
Rete Studenti: Ada Perazzi
GD: Daniele Alesse
Aspè: Filippo Bellini

Tutte le città che hanno aderito sono online sul sito: www.arcigay.it/scuola-libera-tutt?/

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