Tornano gli studi di Open Rieti e lo fanno con la differenziata. Sintomo del cambiamento dei nostri tempi – e dell’approccio alla gestione dei rifiuti urbani – è stata studiata da Open Rieti, che ha confrontato il dato reatino con il passato e con i numeri nazionali.
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“Il bollettino della Tari, ricevuto tra luglio e agosto dai contribuenti reatini, fa il punto anche sullo stato di diffusione della raccolta differenziata nel comune di Rieti. Negli ultimi anni assistiamo a un calo della quota di raccolta differenziata, oggi al 53,38%” spiega Open Rieti.
Che aggiunge: secondo gli ultimi dati ISTAT, nel 2022, a livello nazionale, la raccolta differenziata si attesta invece al 65,2% dei rifiuti urbani prodotti (+1,1% rispetto al 2021), ma solo il 60,2% della popolazione risiede in comuni che hanno raggiunto il target del 65% fissato dal D.Lgs. 152/2006 per il 2012. Nei comuni capoluogo, la quota di raccolta differenziata è del 55,1% (+1,5 p.p. rispetto al 2021). Le quote più elevate si rilevano nel Nord-est (68,5%), nel Nord-ovest (60,8%) e nel Centro (53,2%); ancora indietro il Sud (46,6%) e le Isole (38,2%). Nel 2022, il target del 65% risulta raggiunto in 62 capoluoghi. Sono 45, invece, quelli con una quota di raccolta differenziata inferiore o stabile rispetto all’anno precedente.
“Da mesi si discute dell’estensione della raccolta differenziata nel centro storico di Rieti, che al momento è privo di questo servizio. Le ultime notizie parlano dell’arrivo di “cassonetti intelligenti” ad ottobre 2024. Tuttavia, i tre precedenti annunci dell’Assessore alla sostenibilità ambientale – avvio previsto per la fine del 2023, poi a gennaio 2024 e quindi nella primavera del 2024 – non hanno avuto alcun seguito. Sarà la volta buona?” conclude Open Rieti”.
Foto: RietiLife/IA ©