Un’esperienza unica attende gli amanti della natura e delle tradizioni locali con l’evento “Turismo rurale: nuove possibilità per il territorio”, che si terrà oggi 21 settembre e domani 22 a Fara in Sabina.
Questa manifestazione, organizzata dalla Pro Loco di Fara in Sabina in collaborazione con l’Università Agraria di Corese Terra e con il patrocinio del Comune, mira a valorizzare il patrimonio culturale e paesaggistico del territorio comunale, offrendo ai cittadini e ai turisti un’immersione nella vita rurale. Questo weekend infatti diversi luoghi della città si animeranno grazie a interessanti appuntamenti che coniugano divertimento, approfondimenti storici, visite guidate e tanto altro.
Tra le attività in calendario, TUTTE GRATUITE, per sabato 21 ci sono:
Per domenica 22 settembre invece ci sono in programma ulteriori e interessanti attività tra cui una passeggiata di riconoscimento di erbe spontanee con “I Semplici e Le Selvatiche” alle ore 10:00, seguita da la visita tematica “La natura antica” al Museo Civico Archeologico della Sabina Tiberina in piazza Duomo (durata 3 ore – max 30 persone). Al pomeriggio andrà poi in scena uno spettacolo singolare, ovvero la visita teatralizzata “La Terra e il Mito” al Museo Archeologico, a cura dell’Accademia del Tempo Libero (doppio turno: inizio ore 15:00 e 17:00 – durata: 1 ora – max 20 persone per turno). La prenotazione è obbligatoria per tutti gli eventi che si terranno a Fara in Sabina e al Museo Civico Archeologico.
Il Museo Civico Archeologico di Fara in Sabina è uno dei punti di riferimento per la conoscenza della civiltà dei Sabini, in quanto conserva i materiali provenienti dai due centri più importanti della Sabina Tiberina: Cures ed Eretum. Allestito a partire dal 2001 all’interno del rinascimentale Palazzo Brancaleoni (sito in piazza del Duomo) ha visto – nel corso degli anni – le sue collezioni ampliarsi, grazie agli scavi effettuati con regolarità proprio a Cures ed Eretum. Il cospicuo aumento del numero dei materiali ha reso necessario nel corso del tempo l’allestimento di nuove sale: la sala della Scrittura, interamente dedicata al cippo inscritto ritrovato nel greto del Fiume Farfa, e la sala dedicata alla Tomba XXXVI di Colle del Forno. Della fase rinascimentale, l’edificio conserva intatta la facciata della prima metà del ‘400, mentre gli interni sono stati pesantemente ristrutturati dai successivi proprietari: al tardo barocco possono essere ascritti gli affreschi di una delle sale, dipinti con motivi a grottesche come si usava nei piani nobili delle case di fine ‘700. Inoltre, a partire da domenica 17 marzo tutti hanno la possibilità di approfondire la conoscenza e ammirare i reperti della nuova sala museale inaugurata il 16 marzo: ovvero la sala dedicata al prezioso corredo funerario della Tomba XI della Necropoli di Colle del Forno, insieme al celebre Carro del Principe di Eretum.