L’ex deputato M5S Gabriele Lorenzoni e la proposta per evitare lo scontro interno ai pentastellati

(dal Corriere della Sera) Tra i due litiganti, il terzo propone e aspetta. Nella faida interna ai Cinque Stelle tra contiani e movimentisti, c’è una terza fazione in campo, spettatrice interessata allo scontro. Si tratta di quella fetta di ex parlamentari ed eletti nei consigli regionali che guarda con attenzione a quello che sta accadendo in queste ore. E che prova a farsi sentire stavolta, proponendo una sorta di mediazione.

A farsi carico dell’impresa è Gabriele Lorenzoni, ex deputato stellato (reatino, ndr) tra il 2018 e il 2022, una sola legislatura alle spalle, che ha presentato una sorta di lodo (in extremis) tra le proposte formulate per la Costituente. Di cosa si tratta in concreto? Lorenzoni evidenzia la «conflittualità tra garante e capo politico» che sta dilaniando il Movimento. E prova a intavolare una soluzione. Ricorda che Grillo sia al V-Day sia nel suo ultimo post ha parlato di «due legislature». «Due legislature, non due mandati», sottolinea l’ex parlamentare, facendo una distinzione. In sostanza, il limite originario è da intendersi per i parlamentari. Ecco allora di ripristinare quella accezione originaria, proprio come indicato da Grillo: l’idea è di «prevedere il limite di due legislature per i parlamentari con possibilità di deroghe concordate tra garante e capo politico, motivate e con l’approvazione degli iscritti». Lorenzoni poi ipotizza di fissare un limite anche per consiglieri regionali ed europarlamentari. Nessun limite, invece, per chi ha incarichi comunali, «persone che si sbattono sui territori, spesso anche sottopagati».

IL «lodo-Lorenzoni» ovviamente non nasce a caso e, secondo alcuni stellati, potrebbe essere la soluzione in grado di riconciliare Giuseppe Conte e Beppe Grillo, almeno sul tema dei mandati. Lorenzoni ha già trovato il supporto di diversi ex colleghi, pronti a sostenere sia sul web sia in chiave assembleare la mossa dell’ex deputato. Lo schema ipotizzato da Lorenzoni permetterebbe a Conte di andare oltre al tetto che ha vincolato finora il M5S, ma “nemmeno Grillo ne uscirebbe sconfitto. Anzi», sostengono alcuni M5S. Per il garante ci sarebbe un esplicito richiamo al V-Day delle origini e in Parlamento il tetto continuerebbe ad avere peso. «Non solo – dice una fonte – Così facendo Grillo potrebbe riacquisire diverse frecce al suo arco, aprendo a nuove candidature per il gruppo storico».

Insomma, gli ex parlamentari si vestono da mediatori nella contesa. Ora bisognerà aspettare e capire se la mossa di Lorenzoni potrà fare breccia anche tra i duellanti.

Foto: RietiLife ©

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