(r.l.) Il caso dell’ormai ex ministro Gennaro Sangiuliano ha fatto molto parlare. Anche chi non segue la politica. Un mix tra gossip e “impeachment” che ha portato alle dimissioni del ministro che a Rieti è stato molte volte (ringraziato per quanto fatto dal sindaco Sinibaldi e non solo -leggi). Dal Corriere della Sera emerge una grande curiosità: nella bolgia dello scandalo Boccia – con la nomina (smentita e controversa) dell’imprenditrice legata sentimentalmente al ministro almeno per un periodo – spunta il ritiro spirituale che Sangiuliano avrebbe fatto con la moglie nei giorni scorsi a Greccio. Lo riporta, appunto, il Corriere della Sera, in appendice all’aspetto più politico della pruriginosa vicenda. Riportiamo l’articolo a firma di Fabrizio Caccia.
Una visita privata durata circa due ore, raccolti in preghiera davanti alla Grotta della Natività, lui e lei da soli, Gennaro Sangiuliano e sua moglie Federica Corsini, nel cuore del santuario francescano di Greccio, dove secondo la tradizione il Santo d’Assisi celebrò la prima rievocazione, con personaggi viventi, della nascita del Cristo nella notte di Natale del 1223. Fra Giovanni Loche, il guardiano del santuario, dell’Ordine dei Frati Minori, conferma l’incontro nella Cappella del Presepe: «Non so dire la data precisa ma direi che è stato una o due settimane fa, al massimo. Il ministro era con la moglie, abbiamo parlato insieme, ma il contenuto del colloquio se permettete lo tengo per me». Quelli erano giorni caldissimi: l’ormai ex ministro della Cultura aveva già interrotto la sua «relazione affettiva» con Maria Rosaria Boccia e probabilmente stava già tentando di recuperare il rapporto con la signora Corsini. Come poi ha ripetuto più volte pubblicamente a cavallo delle sue dimissioni («Ho bisogno di stare accanto a mia moglie che amo»; «Ora devo starle vicino»; «Preferisco mia moglie al governo» e così via). Sincero, dunque. Ma era giusto quanto rivelato dal misterioso account «Politica&Amore» che il 26 agosto scorso, dopo lo scoop del sito Dagospia che aveva rivelato la fine della liaison del ministro con l’aspirante consigliera ai Grandi eventi di Pompei, scrisse così sui social: «Lui ha raccontato tutto alla moglie ed è andato da lei per riconquistarla. Ma lei lo ha rifiutato. Lui è andato in ritiro spirituale a Greccio. E la moglie lo ha raggiunto per recuperare il matrimonio». In ritiro spirituale, dunque, come Piero Marrazzo a Montecassino, dopo lo scandalo che lo portò alle dimissioni nel 2009 da governatore del Lazio’ Andiamoci piano. Sulla data dell’arrivo di Sangiuliano a Greccio non sa essere preciso neppure Marco Antonini («Sicuramente dopo Ferragosto»), buon amico dell’ex ministro e fondatore dell’associazione del Terzo settore Oasi di Greccio, che qui tutti chiamano «l’Oasi di Gesù Bambino», dove le famiglie e i gruppi si fermano anche una settimana per i loro ritiri all’ombra dei lecci della Valle Santa. «Il nostro ‘ dice Antonini ‘ è un piccolo angolo di rinascita dove si possono creare occasioni di incontro tra le persone che hanno desiderio di riconciliazione». Lui, comunque, non ha dubbi e concorda con il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, testimone di nozze di Sangiuliano e Corsini nel 2018, sicuro che il matrimonio resterà in piedi: «Il santuario ispira! Quel giorno a Greccio lui aveva la fede al dito ‘ racconta ‘ e a me sembrava una coppia in armonia». Difficile, in realtà, anche se di sicuro erano in cerca di privacy. Né lui né frate Loche ricordano, per esempio, ci fosse con loro un’auto di scorta: «Gasparri ha detto che lei lo perdonerà’ Credo di sì ‘ scommette Antonini ‘. Comunque non è vero che si son fermati in ritiro spirituale, come hanno spifferato sui social. Dopo la lunga preghiera, sono passati a salutarmi e sono andati via. Lui tra l’altro è uno studioso di San Francesco, so che sta preparando un saggio sul poverello d’Assisi, probabilmente fra Loche gli ha dato anche un po’ di documentazione». Così, Sangiuliano e sua moglie, accompagnati dal frate guardiano, sono passati davanti al dormitorio di San Bonaventura, hanno ammirato il pulpito di San Bernardino e si sono fermati, arrivati al refettorio, davanti a un affresco con una grande scritta in latino: «Silentium». Forse la giusta fine di questa storia.
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