I corrieri di Glovo a Rieti hanno deciso di incrociare le braccia, fermando completamente il servizio di consegna nella città. La protesta nasce da un crescente malcontento tra i lavoratori, che denunciano condizioni di lavoro difficili, una paga base inadeguata e una mancanza di rispetto da parte di alcuni locali partner. I corrieri hanno dichiarato che il servizio rimarrà sospeso fino a quando l’azienda non accoglierà le loro richieste.
Le principali rivendicazioni dei corrieri riguardano un aumento della paga base degli ordini e una tariffa chilometrica maggiore per km, da applicare in ogni giorno della settimana, inclusi festivi e weekend. Inoltre, i corrieri richiedono l’aumento di “bonus sugli slot orari”, con moltiplicatori che variano da x1.50 a x1.65 nei giorni feriali, e da x1.80 a x2.00 nelle ore di punta del sabato e della domenica, dalle 19:00 alle 22:00.
Tra le criticità segnalate dai corrieri c’è anche il conteggio impreciso dei chilometri percorsi, che spesso include percorsi in contromano o non ottimali, abbassando così la paga chilometrica. I corrieri chiedono un sistema più preciso e trasparente per il calcolo delle distanze. Un altro punto sollevato riguarda il bonus pioggia, che attualmente viene calcolato solo su alcuni minuti dello slot orario, invece che sull’intero periodo di maltempo, rendendolo insufficiente.
I corrieri chiedono anche la reintroduzione del pagamento del tempo di attesa nei locali, sottolineando che questo compenso è fondamentale per garantire una retribuzione equa quando i tempi di attesa si prolungano.
Nonostante le critiche, i corrieri hanno espresso la volontà di collaborare con l’azienda per trovare soluzioni costruttive. “Il nostro obiettivo non è creare conflitti, ma migliorare le condizioni lavorative per tutti,” hanno dichiarato. I corrieri sottolineano che le richieste sono state discusse, accettate e confermate da un gruppo rappresentativo di lavoratori, che si sono affidati a un collega con più anni di anzianità ed esperienza per presentare queste istanze all’azienda.
Il blocco del servizio di consegna continuerà fino a quando Glovo non si impegnerà a rispondere alle richieste dei suoi corrieri. “Non riprenderemo le consegne finché le nostre voci non saranno ascoltate,” affermano i lavoratori, decisi a ottenere miglioramenti concreti nelle loro condizioni di lavoro.