“Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha risposto alla nostra lettera. E tra i primi appuntamenti dopo la pausa estiva ha scelto immediatamente di incontrarci. La ringraziamo di cuore per la sua vicinanza, per l’impegno che sta dimostrando al servizio della nazione e per il toccante messaggio che ci ha rivolto in occasione del 24 agosto”. Questo ha dichiarato Giorgio Cortellesi, sindaco di Amatrice.
“Tanti sono stati i temi sottoposti alla premier nel colloquio a Palazzo Chigi – ha continuato Cortellesi – tra cui: REGOLE CERTE PER LA RICOSTRUZIONE (date sicure per la fine dei lavori), la creazione di una ZONA CON FISCALITA’ AGEVOLATA prevista per le aree maggiormente colpite economicamente dal sisma che hanno le zone rosse; che contempli misure economiche ad hoc, tipo sgravi fiscali favorevoli alle imprese che già lavorano, o che vogliono investire e misure per le giovani coppie che vogliono venire a vivere da noi; RESTITUZIONE SPESE LEGALI. Fino ad oggi abbiamo anticipato 480mila euro, attingendo ai nostri fondi, per gestire il Cas, le spese legali dovute ai crolli del sisma. Dopo varie interlocuzioni la Protezione Civile non ci ha ancora risposto e detto se sono rendicontabili; INCENTIVI PER LE FIGURE TECNICHE DEL COMUNE perché nonostante la stabilizzazione di alcune unità (i 50bis) e malgrado l’alta e qualitativa formazione a cui li sottoponiamo, lasciano il nostro territorio. Andrebbero ulteriormente motivati e gratificati dal punto di vista economico, vista la straordinaria attività che sono chiamati a fare; UN TAVOLO ISTITUZIONALE PER LE LA GOVERNANCE DELLE SAE. Amatrice non può essere condannata a restare una baraccopoli, né il Comune può gestire una problematica così complessa, trasformandosi in un’agenzia immobiliare. Le Sae sono di proprietà del ministero della Protezione Civile e la Regione detta le linee guida (veloce convocazione di un tavolo con Regione e ministero); UN TAVOLO REGIONALE PER L’ALBERGHIERO. Per riportare l’intero ciclo scolastico dell’Alberghiero (uno dei principali nostri fiori all’occhiello) ad Amatrice; classi oggi delocalizzate a Rieti; UN DISTRIBUTORE DI CARBURANTE in deroga alle norme urbanistiche. L’approvvigionamento energetico assicurato sarebbe un grande atto simbolico altamente condiviso e apprezzato per restituire ai nostri cittadini quella qualità della vita tanto auspicata e per garantire i rifornimenti necessari a chi lavora; PIU’ VIGILI AD AMATRICE. Attualmente disponiamo di un solo vigile urbano. Essendo un Comune con meno di 2000 abitanti non possiamo assumere altro personale. Ci sono 600 cantieri aperti nelle 69 frazioni. Bisogna garantire la sicurezza, la legalità, evitare l’occupazione di suolo pubblico; c’è inoltre, il tema del ripristino stradale a seguito delle opere di urbanizzazione etc. La situazione è fuori controllo. Occorre trovare delle nuove modalità per assumere almeno altri due vigili; e un BRAND AMATRICE. Un finanziamento che possa mettere in rete i 120 ristoranti romani promuovendo il marchio-Amatrice e i prodotti locali (nel merito abbiamo già un nostro progetto)”.