Nel Lazio 2,5 milioni per la sicurezza sul lavoro

È stato pubblicato il secondo avviso della Regione Lazio per la sicurezza sul lavoro, attraverso 2,5 milioni di euro del Fondo sociale europeo, volto a realizzare interventi di consulenza, formativi e informativi rivolti alle imprese e ai lavoratori con il coinvolgimento degli organismi paritetici.

Il bando consentirà di ampliare la platea delle imprese del Lazio che possono accedere ad uno strumento indispensabile per prevenire e per contrastare gli incidenti sul lavoro, e segue, a distanza di una decina di giorni, quello emanato con analoghe finalità e con 1 milione di euro di risorse dell’Inail.

In particolare, questa misura si inserisce tra gli interventi programmati dalla Regione Lazio per l’aggiornamento e la qualificazione dei lavoratori sulla salute e sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.

Gli interventi dovranno essere orientati a contrastare i rischi di infortuni gravi e mortali, alla prevenzione delle malattie professionali e all’adozione di modelli organizzativi e sistemi di gestione della sicurezza. Le domande potranno essere presentate dal soggetto proponente, a partire dalle 9:30 di lunedì 16 settembre 2024, entro le 17 di venerdì 28 febbraio 2025.

«Questi bandi dimostrano come per la nostra Regione prevenzione, promozione della salute e sicurezza dei lavoratori siano una priorità, nella consapevolezza che si tratta di un percorso in costante aggiornamento che ci vedrà protagonisti di nuovi investimenti capaci di rispondere alle esigenze di lavoratori ed imprese in ogni singolo territorio», ha dichiarato Giuseppe Schiboni, assessore al Lavoro, alla Scuola, alla Formazione, alla Ricerca e al Merito della Regione Lazio.

«Entro novembre 2024, inoltre, il Lazio si doterà del piano strategico regionale in materia di salute e sicurezza sul lavoro, su cui stiamo concludendo la fase di consultazione e condivisione con le parti interessate per arrivare alla definizione di uno strumento il più efficace ed efficiente possibile. La sicurezza è una responsabilità condivisa, a cui come istituzione non intendiamo sottrarci nell’interesse di addetti e mondo produttivo», ha concluso l’assessore Schiboni.

 

 

 

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