Le elevate temperature registrate nell’ultimo mese, al di sopra della media stagionale, hanno senz’altro favorito il crescente numero di incendi boschivi in diversi Comuni della Provincia di Rieti. In questo contesto, massima è l’allerta di tutte la autorità competenti nel settore, che con prontezza operativa, hanno già evitato in numerose circostanze che la situazione degenerasse, portandosi a più gravi conseguenze.
In particolar modo, meticolosa e accurata è l’attività preventiva e d’indagine espletata dall’Arma Forestale di Rieti che, oltre a mettere in campo ordinarie pattuglie di vigilanza del territorio, schiera quotidianamente militari specializzati nell’attività di repertazione e nell’applicazione di metodologie specifiche di analisi della scena del crimine, che permettono di ricostruire l’evoluzione di un incendio boschivo, identificandone il punto d’insorgenza, la ragione scatenante e il presunto autore.
Le cause principali degli incendi boschivi, quando non intenzionali, sono spesso riconducibili a condotte imprudenti e negligenti, tra cui l’abbruciamento dei residui vegetali, l’accensione di fuochi incontrollati, come barbecue, o l’abbandono di mozziconi di sigarette e fiammiferi. Tra questi comportamenti incauti vi è anche l’utilizzo, in prossimità di vegetazione seccagginosa, di frullini, saldatrici o altre strumentazioni da lavoro il cui fascio di scintille può innescare incendi. Solo raramente le fiamme si sviluppano per cause naturali (solo nel 2% dei casi).
Al fine di prevenire l’insorgenza di eventi incendiari, molto possono fare l’educazione ed il senso civico. Occorre porre la massima attenzione, evitare l’accensione di fuochi e l’abbruciamento di residui vegetali nei periodi di massima pericolosità e adottare, più in generale, norme di buon comportamento. In caso di dubbi, si invitano i cittadini a chiedere informazioni ai Carabinieri Forestale, seguendone sempre le raccomandazioni, onde evitare di incorrere in pesanti sanzioni e, ancor più grave, provocare eventi distruttivi e rischiosi per la pubblica incolumità.