Sara scrive a RietiLife: “Così mia nonna è stata trattata al De Lellis”

Lettera di una lettrice a RietiLife. Siamo a disposizione per repliche a [email protected]

Buonasera Rieti Life,

sono una vostra affezionata lettrice e vi scrivo per segnalare un disagio che definire grande è dir poco. Questa mattina ho vissuto uno stato di orrore e tristezza all’ospedale San Camillo De Lellis, reparto Medicina, 3° piano, ore 11:00.

Sono entrata nella stanza di mia nonna (82enne, sana di mente e collaborativa) con mascherina e guanti, in quanto una paziente è affetta da COVID. Ho trovato mia nonna sdraiata sul letto antidecubito dalle 9 di stamattina (come mi ha riferito lei stessa), senza lenzuola, sudata, circondata da polvere e sporcizia.

Alla mia richiesta di spiegazioni, mi è stato detto che sono in due a gestire 24 pazienti, non ci sono OSS, e il personale è tutto in malattia. Vedendo mia nonna stanca, l’ho sollevata da sola e l’ho seduta su una sedia, igienizzato letto e materasso, e urlando sono riuscita a farmi dare il materiale per rifare il letto.

Ho segnalato l’accaduto in ospedale, ma servirà a qualcosa? La tristezza negli occhi dei nonni mi ha spinta a scrivervi e a segnalare l’accaduto.

W la sanità, e come dice mia nonna: “Una vita di sacrifici per meritarmi tutto ciò!”

Foto: RietiLife ©

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2 commenti

  1. questa gente non conosce vergogna…nessuno controlla

  2. Inqualificabili.. Mi fa schifo soltanto leggerle certe situazioni eretiche.