Mattia Furlani, bronzo olimpico a 19 anni: “Ai giovani serve fiducia e tempo, voglio ispirare”. Poi le dediche

(di Christian Diociaiuti) “La prima medaglia dell’atletica alle Olimpiadi è mia? Wow”: Mattia Furlani, 19 anni atleta delle Fiamme Oro cresciuto nella Studentesca, commenta così in Rai la medaglia di bronzo nel lungo conquistata con 8,34. Parole interrotte dal pianto. “Una delle gare più tecniche della mia carriera. Ho dimostrato a me stesso, di come possa andare bene dopo tutte quelle volte di come ho provato la tecnica in pedana. Non ho parole. La dimostrazione è che per le cose ci vuole tempo: a Budapest (ai Mondiali assoluti, ndr) sono uscito 18esimo, qui, alle Olimpiadi, sono bronzo. Ai giovani serve fiducia, questa è la dimostrazione. Spero di essere un’ispirazione per crederci. Una medaglia olimpica vuole dire tanto: è qualcosa a cui ho sempre aspirato nella mia piccola carriera. Mi godo la medaglia e poi torno a lavorare per andare avanti. Sono debitore del grande sostegno”.

E ancora: “Tutto incredibile, ci ho creduto fino alla fine, l’emozione più grande della mia vita. Voglio dire grazie, è obbligatorio: la mia famiglia, dallo staff medico, Vincenzo e Luigi Iachetti che mi hanno salvato la stagione, la medaglia è mia quanto loro. E poi Alessio Cervelli il nutrizionista” dice Furlani, allenato dalla mamma Kathy Seck e accompagnato a Parigi anche dal papà Marcello, dalla sorella Erika e dal fratello Luca.

Foto: Grana/FIDAL ©

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