Nello splendido scenario del Lazio reatino – a Bacugno di Posta un lembo di paradiso , già territorio della provincia dell’Aquila – si terrà il prossimo sabato 3 agosto alle ore 21.00 la XXXVII esibizione interregionale di poesia estemporanea. Si tratta di una kermesse di arte poetica improvvisata: un vero portento di cultura e sensibilità che dopo un perido di decadimento generale è in fase di ripresa negli ultimi 10 anni grazie ad un impegno senza fine di amanti ed appassionati di ottava rima . Un fatto esclusivamente positivo volto a rafforzare l’importanza sociale di tale genere poetico.
A questo fine ci piace ricordare che lo scorso aprile nella sala della Regina alla Camera dei Deputati si è tenuto un importante convegno sul tema. Tutti siamo perfettamente consapevoli che l’arte, in qualsiasi sua eccezione esige la più completa autonomia e la più totale indipendenza da vincoli di qualsiasi genere.Le esibizioni poetiche si svolgono su temi a contrasto: una specie di dialogo con idee diverse o, meglio,opposte. Questa bella arte del passato trae le sue origini dal mondo agro pastorale poiché i pastori, immersi nella quiete dei monti in estate e della campagna romana in inverno, quando le loro bestiole erano al pascolo intenti a sorvegliarle leggevano e talvolta imparavano a memoria i poemi del Tasso e dell’Aristo. Ciò anche per abbattere la solitudine che in qualche modo doveva essere sconfitta.
Non a caso un antico detto popolare – dell’Alta Valle dell’Aterno, del Velino e del Tronto, proveniente anche dall’Umbria dalle Marche e dai monti e le valli dell’Appennino centrale e nella Maremma Toscana ove questa nobile arte è particolarmente sentita recita:” Il tascapane del pastore puo’ essere povero di pane ma non di libri”. Essa tocca le alte vette della cultura e della fantasia popolare ed ha consentito ai poeti improvvisatori di ritagliarsi un proprio spazio creativo in quanto portatori di sapienza e spontaneità popolare. Queste persone umili, buone e gentili poiché nel cuore di un poeta non albergano pensieri cattivi per nessuno, svolgevano il loro dovere quotidiano con accanto l’amico dell’uomo per eccellenza: il cane. La sera quando gli armenti erano al sicuro negli ovili, si riunivano , unica forma di divertimento dell’epoca, nelle osterie a cantare.
Tempi che furono, tempi passati. Per mantenere in auge l’ antica arte del passato e fare in mdo che essa non scompaia nei meandri della nostra società, figlia della tecnologia e del progresso sfrenato, Bacugno di Posta organizza, ormai ininterrottamente da 37 anni , la rassegna interregionale di poesia improvvisata. La bellissima esibizione poetica estemporanea, inserita nel contesto della festa di S. Maria della Neve in cui c’è anche il “Toro Ossequioso” che s’inginocchia al passaggio della statua del Madonna, riscuote un grande successo con una vasta partecipazione di pubblico. La bella manifestazione canora, volta a dare lustro e splendore ai monti del Lazio reatino, egregiamente organizzata da Lucrezia Calabrese, figlia d’arte, sarà presentata da Mikaela Sciunzi. Saranno presenti improvvisatori in ottava rima laziali, toscani e abruzzesi quali: Dante Valentini, Pietro De Acutis,Marcello Patrizi, Berardino Perilli, Felice Vanni, Alessio Runci, Paolo Santini, Emilio Meliani di Pontedera, Donato De Acutis,Marco Calabrese, Giampiero Giamogante e Francesco Marconi. L’antico strumento, la ciaramella – insieme alla zampogna e l’organetto, tanto caro alle genti di montagna sara magistralmente suonato da Andrea Delle Monache.