“La protesta che stanno mettendo in atto i detenuti di otto sezioni detentive del carcere di Rieti è l’ennesima riprova del fallimento del sistema del regime aperto” , questo l’amaro commento del Presidente USPP Giuseppe Moretti.
Dalle notizie che giungono dal carcere reatino che vedrebbero il personale impegnato da ieri pomeriggio per cercare di ripristinare l’ordine e la sicurezza a fronte di detenuti che rifiutano di far rientro nelle camere detentive per motivi legati al sovraffollamento, alla richiesta di indulto e a problematiche con l’area sanitaria e con la magistratura di sorveglianza. Per Moretti “poiché la protesta sta mettendo in difficoltà tutto il funzionamento della struttura occorrono provvedimenti che permettano il ripristinino delle condizioni di sicurezza e consentano al poco personale ivi in servizio di riprendere in mano la situazione. Singolare infatti che dopo tutto questo tempo la situazione non si normalizzi”.
Proprio di questi giorni sono le precisazioni del governo che in relazione al decreto carcere ha ribadito che non ci saranno sconti di pena o colpi di spugna come accaduto in passato. In conclusione il Presidente USPP nel ringraziare il personale per aver agito senza creare situazioni ancora più complicate “auspica urgenti interventi di messa in sicurezza del sistema penitenziario che vadano nella direzione di un ripristino di un diverso modello di gestione detentiva con stanziamenti migliorativi e più congrui rispetto agli anni di destrutturazione del sistema carcerario subiti anche dal corpo di polizia penitenziaria oggi ridotto a pochissime unità rispetto a quelle che occorrerebbero”.
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