“Leggiamo dai giornali che, due giorni fa, all’interno del carcere reatino – scrive in una nota il PD di Rieti – si sono registrati disordini per il mancato rientro nelle proprie celle dei detenuti(leggi – leggi). Mentre da tutta Italia continuano a arrivare informazioni tremende sullo stato dei detenuti e la politica nazionale non da alcuna risposta, la giunta Sinibaldi, in pieno stile “state sereni ce ne stiamo occupando” ancora non nomina nemmeno un garante dei detenuti, dopo richieste che sono iniziate la scorsa estate”.
E continua: “Il Garante comunale dei detenuti non è una “gentile concessione” ma solo un primo, propedeutico passo per richiedere in maniera strutturata e chiara quale sia la situazione all’interno del carcere di Rieti, quali i progetti che sono nati negli ultimi anni e quali saranno fatti, ma soprattutto iniziare a pretendere che la Giunta si impegni a capire come avvicinare associazioni e tessuto imprenditoriale al Carcere. “Il carcere non può essere il luogo in cui si perde ogni speranza, non va trasformato in palestra criminale” come denunciato giorni fa dal Presidente della Repubblica.
Su questo, come su tantissimi altri temi, aspettiamo risposte da tempo, istituzionali e concrete” conclude il Pd .
Qui l’interrogazione:
Oggetto: Interrogazione a risposta scritta ai sensi del Regolamento comunale art. 68 comma 1 in merito alla situazione del Casa Circondariale di Rieti
Premesso che
- La casa Circondariale di Rieti, nata nel 2009, non è mai citata in nessun documento di programmazione o di rendiconto dell’attuale amministrazione;
- Il decreto-legge 23 dicembre 2013 n. 146 ha istituito il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà, come organismo dotato di effettivi poteri per istituire una relazione fruttuosa fra la casa circondariale e gli enti locali;
- Nel 2013 il Consiglio Comunale di Rieti ha deliberato il regolamento che disciplina la nomina di tale Garante;
Considerato che:
- Dall’insediamento della giunta Sinibaldi l’associazione Sabina Radicale ha rappresentato ciò che lamentava già dal 2015 ovvero un forte isolamento della struttura con la città e ha richiesto e più volte sollecitato l’istituzione di un Garante Comunale per i Diritti dei Detenuti;
- In data 25 ottobre 2023 i Consiglieri del Partito Democratico sollecitavano, con nota interna, all’assessore competente l’istituzione di tale figura;
- A gennaio 2024, dopo alcuni gravissimi fatti, i consiglieri del Pd hanno presentato un’interrogazione per chiedere istituzione del Garante e per avviare un fruttuoso dibattito sulle condizioni del Carcere, sui progetti in essere e su quelli futuri alla quale è stato risposto con toni rassicuranti, dicendo che si sarebbe provveduto alla modifica del regolamento per il Garante entro il mese di aprile 2024 e che, comunque, erano previsti progetti e relazioni con il carcere;
- a febbraio 2024 si è svolta una commissione in cui l’Assessore Palomba ha presentato uno schema di revisione del Regolamento del Garante Comunale;
- il 5 Aprile, in risposta all’interrogazione di gennaio, l’Assessore rispondeva in Consiglio che il Regolamento era già pronto e che con prossimo passaggio in Commissione Statuto e Regolamenti, sarebbe stato portato al primo consiglio comunale utile e quindi entro fine Aprile;
- che nel recente Convegno “Non C’è Più tempo” della Camera Penale di Rieti, il Garante Regionale Anastasia confermava che l’assessore gli aveva condiviso la bozza di Regolamento e ne auspicava la adozione.
- che nello stesso convegno la direttrice dell’Istituto di Rieti, oltre a segnalare anch’essa il distacco con la società cittadina, dava conto di un incontro avuto con il Sindaco
Visto che
- I consiglieri comunali e la città tutta continua a non conoscere lo stato dell’arte della casa Circondariale, né i rapporti con le istituzioni e le associazioni locali, o il tessuto imprenditoriale mentre continuano a circolare articoli sempre più preoccupanti sulle situazioni delle carceri e delle proteste dei detenuti, anche nel carcere di Rieti
- la stampa nazionale riporta notizie che il decreto carceri prevederà una estensione della messa alla prova ai lavori di pubblica utilità
Chiediamo di conoscere
- Quale sia lo stato dell’arte rispetto all’aggiornamento del regolamento sulla nomina del Garante dei detenuti;
- Quali siano i tempi per la nomina del Garante dei detenuti che è solo il primo passo per avviare un percorso di inclusione e confronto;
- Quali siano le iniziative in essere dentro il Carcere e i contributi elargiti per progetti, iniziative ed attività a favore dei detenuti e con quali finanziamenti;
- Quali siano le iniziative per avviare un proficuo rapporto con la Casa Circondariale;
- Quali sono le iniziative in essere per favorire il reinserimento dei detenuti e i rapporti con il tessuto imprenditoriale e le associazioni anche nazionali che agevolano questi aspetti.
Foto: RietiLife ©