Ad Antrodoco sfila la storia. Corteo dedicato a Federico II, Carlo D’Angiò e Giovanna I di Napoli

Antrodoco, 26 lug – ? la storia a sfilare. Costumi da alta sartoria, personaggi di rinomata fama, dame e cavalieri, protagonisti di assedi, trattative e banchetti, popolo, arcieri e timpanisti. Tutto studiato nel minimo dettaglio per raccontare domenica 28 luglio a partire dalle 17:30, il “Castaldato Interocríno”, Antrodoco dal 1230 al 1370. Torna così nel borgo reatino, e per l’XI edizione, il corteo storico, viaggio nel Medioevo di Federico II, Carlo D’Angiò e Giovanna I di Napoli, rappresentato dai cinque rioni di Antrodoco: Lu Bagnu, San Terenziano, Rocca di Corno, La Cona e Centro storico.

LA STORIA IN CORTEO – C’è la riconsegna del monastero di SS. Quirico e Giulitta da parte di Federico II per effetto della pace di Anagni, stretta con Papa Gregorio IX, e la mediazione di Rainaldo d’Urslingen, duca di Spoleto con quartier generale ad Antrodoco. Sfila Federico II con il figlio Corrado, insieme ai leopardi della curia e al denaro delle tasse di Viterbo. Un bottino che arriva ad Antrodoco perché tra i più strategici castelli ai confini del regno, parola del castellano Giacomo Da Castromare, figura cruciale per il territorio come i successori Don Filippo, che assicura l’obbedienza di Antrodoco al re Manfredi contro Carlo d’Angiò che a sua volta, nel 1269, si prende il controllo della direttrice L’Aquila-Antrodoco tramite ricatto sull’allora castellano Guglielmo da Palarago: sposa Alterida, figlia di Gualtiero, e in cambio avrai un feudo in terra d’Abruzzo.

Poi, in scena, la vallata in protesta per l’esosa riparazione del castello, nel 1273 post redistribuzione dei feudi lasciati liberi dai traditori. Contestati per eccessive richieste di servizi e tasse Berardo e Rainaldo del Duce, discendenti dei signori di Urslingen, di Piscignola, Rocca di Fondi e Forcapretula.

Primeggia, infine, il 1371 della regina di Napoli Giovanna I d’Angiò, voluta dal Signore de L’Aquila, Lalle Camponeschi, per riportare la pace su un territorio diventato scenario di aggressioni e omicidi, in particolare Antrodoco che, con il castellano Giuntarello da Poppleto, è diventato rifugio per gli esiliati aquilani dei Pretatti e dei Camponeschi.

IL MESSAGGIO DELL’ASSOCIAZIONE – “Il lavoro di ricerca storica, meticoloso e appassionato emerge in ogni evento del Castaldato Interocríno, -commenta la presidente dell’Associazione Castaldato di Antrodoco, Karin Blasetti-  con ‘La Notte della Dama’, passerella che esalta la ricerca accurata della nostra sartoria; con il ‘Palio Madonna del Popolo’, contesa tra arcieri dei rioni; con il Corteo storico e il Musical medievale ‘La Corteza Vilaina chantefable in due atti’. In quest’ultimo spicca l’irriverenza del popolo, cui è dedicata anche una sezione specifica del corteo. Un popolo -spiega Blasetti- che si è conquistato il suo ruolo da protagonista nella storia del paese. A sfilare, poi, la rappresentazione dei mestieri più umili, molti oggetti dell’epoca finemente ricostruiti”.

LE DATE – Il Castaldato sarà in festa da sabato 27 luglio, alle 17, con spettacoli itineranti di danza, tamburi e sbandieratori a cura del Gruppo danza del Castaldato e ASD Laboratorio di Danza. Alle 18 la “Giostra a cavallo dei nobili destrieri del Castaldato” a cura dell‘ ass. ASD e, dalle 19, l’apertura delle locande per il “Pasto del Viandante”. Alle 21, al Chiostro Santa Chiara, la contesa del “XI Palio Madonna del Popolo”. Domenica 28 luglio dopo il corteo, alle 18:30, l’ultima sfida XI Palio Madonna del Popolo, alle 21 il musical medievale “La Corteza Vilaina” chantefable in 2 atti e, alle 23, la proclamazione del rione vincitore del Palio. Dalle 17, sarà allestito il mercato medievale e la mostra del tombolo e, dalle 19, l’apericena medievale negli esercizi commerciali del centro. Il 27 luglio, seconda e ultima apertura della mostra di abiti di iconologia sacra e foto a Santa Chiara.

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