Oggi, presso la Presidenza della Regione Lazio, è stato stipulato un protocollo d’intesa finalizzato ad agevolare i rapporti di collaborazione tra la Regione Lazio e il Comando Regionale della Guardia di Finanza Lazio in materia di spesa pubblica, che riguarderà, in particolare, spesa sanitaria, fondi strutturali e illegalità economico-finanziaria.
Scopo dell’intesa, è quello di migliorare l’efficacia complessiva degli interventi a tutela della legalità dell’attività amministrativa relativa all’utilizzo di risorse pubbliche, attraverso la prevenzione e il contrasto di qualsiasi violazione, disciplinando modalità di coordinamento e cooperazione idonee a sostenere la legalità economica e finanziaria e a rafforzare le azioni volte alla diffusione della cultura della legalità.
In tale contesto, particolare attenzione sarà data alle misure di sostegno e finanziamento pubblico, in particolare per quanto riguarda la prevenzione, l’individuazione e la rettifica delle frodi, dei casi di corruzione, dei conflitti d’interesse e della duplicazione dei finanziamenti.
Per ciò che concerne la spesa sanitaria e gli altri illeciti di natura economico-finanziaria, la Regione Lazio fornirà al Comando Regionale della Guardia di Finanza input informativi qualificati di cui sia venuta a conoscenza in ragione delle funzioni esercitate, selezionati sulla scorta di preliminari approfondimenti.
La Regione Lazio, inoltre, potrà consentire l’accesso alle proprie banche dati, prevedendo misure tecniche e organizzative idonee a garantire la sicurezza dei collegamenti e l’accesso selettivo alle informazioni necessarie alle finalità perseguite.
I Reparti del Comando Regionale Lazio della Guardia di Finanza potranno utilizzare, nell’ambito dei propri compiti d’istituto, i dati e gli elementi acquisiti per orientare e rafforzare l’azione di prevenzione, ricerca e repressione degli illeciti economici e finanziari in danno del bilancio della Regione, dello Stato e dell’Unione Europea.
Per il perseguimento degli obiettivi del protocollo d’intesa, è previsto, inoltre, un confronto tra le parti, anche attraverso riunioni periodiche, volto a individuare i settori maggiormente esposti a profili di rischio, sulla base degli elementi di anomalia più di frequente rilevati nel corso delle funzioni proprie attribuite dalla normativa alle competenti strutture regionali o all’esito delle attività investigative svolte dalla Guardia di finanza.
La Guardia di Finanza rappresenta un insostituibile presidio di sicurezza economica e finanziaria per il Paese, a tutela del bilancio degli Enti pubblici locali, dello Stato e dell’Unione europea.
«Salvaguardare la spesa pubblica – ha dichiarato il comandante regionale della Guardia di Finanza Lazio, Gen. D. Virgilio Pomponi – vuol dire assicurare che le imposte versate dai cittadini vengano correttamente impiegate traducendosi in servizi per la collettività. La lotta agli sprechi di denaro pubblico rappresenta il presupposto per un utilizzo trasparente ed efficiente dei finanziamenti nazionali ed europei evidenziando, inoltre, come il corretto impiego dei fondi pubblici sia un aiuto fondamentale per la crescita produttiva ed occupazionale del Paese».
«È significativo, inoltre, sottolineare quanto sia importante il contrasto alle frodi realizzate nel comparto sanitario al fine di tutelare la salute dei cittadini, in un settore che, per ammontare di risorse impiegate – ha ricordato Virgilio Pomponi – rappresenta una significativa porzione della spesa pubblica nazionale».
«Contrastare e individuare possibili frodi, corruzione e conflitti di interesse connesse alla gestione delle risorse del PNRR e, in particolare, su settori strategici per l’attività della Regione Lazio come la sanità. È questo il senso del Protocollo d’Intesa firmato oggi con il Comando Regionale della Guardia di Finanza. Ringrazio il Generale Virgilio Pomponi e tutte le Fiamme Gialle del Lazio per il prezioso contributo che offrono alla nostra Amministrazione nel segno della legalità e della trasparenza», ha affermato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.