Dopo le parole del patron della SSA Rieti, Tito Capriccioli (leggi), arriva la risposta da parte dell’assessore allo Sport Chiara Mestichelli che replica:
“Come Amministrazione siamo delusi e basiti dal comunicato stampa diramato dalla SS Amatrice, auguriamo a loro una fortuna maggiore in futuro, con una raccomandazione: ricordino sempre che l’affetto e la passione dei tifosi reatini meritano il massimo della chiarezza.
Per questo voglio ancora una volta ricordare come il bando sia stato presentato con i tempi tecnici richiesti dalla esigenza di terminare l’anno calcistico e conoscere nel dettaglio i costi di gestione annuale dell’impianto. Il tutto per avere parametri oggettivi su cui modulare le condizioni del bando stesso.
Inoltre, come noto nel bando pubblicato, che rappresenta lex specialis immodificabile dopo la sua pubblicazione, sono stati indicati tutti i titoli di attribuzione di punteggio e i relativi punteggi da un minimo a un massimo.
Ciò non esclude che la commissione, addirittura per maggiore chiarezza e trasparenza, in sede di Faq sollecitate dalle stesse società partecipanti, possa esplicitare in via anticipata alcuni parametri di valutazione dei requisiti previsti. Quindi ciò che ha mosso la Commissione è stato il fine di assicurare maggiore trasparenza e oggettività, e ridurre la discrezionalità valutativa .
Il Comune non si è arrogato nessun diritto di fare alcuna modifica al bando postuma alla sua pubblicazione.
Peraltro, la presenza della sede in Rieti avrebbe potuto essere agevolmente conseguita da entrambe le società partecipanti, mediante trasferimento di sede (possibile per la F.I.G.C. entro il 5 luglio di ogni anno) ovvero mediante ATI. Di qui l’assoluta irrilevanza di tale precisazione valutativa.
Stesse riflessioni valgono per l’altro elemento oggetto di pretestuosa censura.
La realtà è sotto gli occhi di tutti: è inutile cercare, a tutti i costi, un capro espiatorio di quella che è stata una scelta imprenditoriale ben precisa da parte della SS Amatrice, confermata dal fatto che la stessa non abbia provveduto a presentare entro i termini previsti la documentazione amministrativa mancante, che avrebbe permesso di accedere alla seconda fase del bando, ovvero quella relativa alla valutazione dell’offerta tecnica.
La Città di Rieti ha accolto la società senza pregiudizio alcuno e il Comune di Rieti ha lavorato prima per garantire che potesse giocare il campionato nello Stadio Manlio e Loris Scopigno e che poi potesse partecipare al bando per la gestione essendo loro garantiti gli stessi diritti di chiunque avesse voluto parteciparvi. Il rispetto per i cittadini reatini e le Istituzioni che ci troviamo a rappresentare ha per noi un valore sacrale che difendiamo e difenderemo sempre e in tutte le sedi. La dirigenza della SS Amatrice presentò solo lo scorso anno un progetto che faceva addirittura presagire la capacità di raggiungere la serie B, circa solo dodici mesi dopo ci troviamo a fare i conti con una realtà ben diversa, questi sono i fatti, dai quali è difficile sfuggire”.