La Stazione Carabinieri di Collevecchio, a seguito di un’articolata attività investigativa, ha proceduto all’arresto di cinque persone e deferito in stato di libertà altre tre per spaccio e detenzione di sostanzestupefacenti.
L’indagine è stata avviata lo scorso mese di marzo, a seguito di uno dei consueti controlli effettuati sul territorio dall’Arma durante il quale una persona del posto è stata trovata in possesso di un modesto quantitativo di droga, immediatamente sequestrata.
I successivi accertamenti volti ad individuare la provenienza della sostanza rinvenuta hanno permesso di risalire ad una vasta rete di spacciatori.
La successiva perquisizione eseguita presso l’abitazione di uno di questi, a conferma degli iniziali sospetti investigativi, ha permesso di individuare e sequestrare un ulteriore e più ingente quantitativo di stupefacente, motivo per il quale si procedeva all’arresto immediato dell’uomo.
Altre perquisizioni consentivano di disarticolare il sodalizio, risultato ben ramificato sul territorio e operativo nei comuni di Collevecchio, Tarano, Casperia, Forano, Cantalupo e Guidonia Montecelio(RM).
Il “Boss”, questo è l’appellativo con cui si faceva chiamare il 24enne, già gravato da precedenti di polizia sempre attinenti le sostanze stupefacenti, poi risultato a capo del gruppo, è stato trovato in possesso di oltre 6 kg di hashish, pronti per essere immessi sul mercato, di vario materiale per il confezionamento delle singole dosi e di banconote di vario taglio, per un importo complessivo di quasi 7.000 Euro. Il tutto è stato sottoposto a sequestro.
Gli arrestati, nel tentativo di eludere eventuali accertamenti a loro carico, erano soliti utilizzare chat di consolle da gioco o applicazioni di messaggistica istantanea per le varie trattative di vendita che, di volta in volta, conducevano con le persone che si rivolgevano a loro per l’acquisto di droga.
Tra gli arrestati, alcuni soggetti già noti alle Forze dell’Ordine ma anche insospettabili figli della “Sabina bene” che, pur svolgendo normali attività professionali, rifornivano le piazze di spaccio della zona.
Nel corso dell’indagine sono stati rinvenuti e sequestrati diversi chilogrammi di hashish e plurime dosi di cocaina che, qualora immessi sul mercato, avrebbero fruttato agli spacciatori oltre 80.000 euro.
Si dà atto, come di consueto, che il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno valutate dall’Autorità Giudiziaria.
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