“L’Assessore alle politiche sociali Giovanna Palomba, attraverso i media, ha risposto piccata alle critiche dei genitori – delle quali mi sono fatto volentieri portavoce – circa l’aumento delle tariffe per l’asilo nido comunale – scrive in una nota il consigliere di opposizione Gabriele Bizzoca, della lista T’immagini – Le sue parole seguono lo stesso schema messo in pratica altre volte da questa amministrazione: evitare di assumersi le responsabilità politiche dei propri atti.
L’Assessore sostiene che l’aumento sia “un atto dovuto in ossequio alla Legge Regionale del 2021”.
E continua: “Maledetti obblighi di legge, verrebbe da pensare! Gli stessi che purtroppo costringono il Sindaco e gli Assessori, poverini, a triplicarsi lo stipendio, o ad assumere (fu l’ardita tesi di Sinibaldi) un nutrito staff di comunicazione per seguire i progetti del PNRR. Ovviamente – come anche in quei casi – non c’è nessuna imposizione: la Regione prevede delle tariffe massime per la retta, dopodiché ogni Comune può modularle a proprio piacimento, trattandosi di un servizio a domanda individuale. Altrimenti, seguendo il ragionamento dell’Assessore, in tutto il Lazio si pagherebbe la stessa cifra per gli asili nido, e sappiamo bene che non è così.
L’Assessore poi tira in ballo l’Inps (forse maliziosamente considerando che sono un dipendente di quell’ente? Chissà). Chi è chiamato a pagare di più, dice lei, può stare tranquillo perché tanto c’è il bonus asilo nido. Che è un po’ come dire: licenziamo qualcuno, tanto poi c’è l’Inps che eroga il sussidio di disoccupazione… Il bonus, in ogni caso, dà sollievo alle fasce ISEE più basse (ed è senz’altro importante), mentre per la “classe media” il ristoro è solo parziale, e non copre l’aumento stabilito dal Comune.
Come nel caso del vergognoso aumento della Tari, per questa Giunta la colpa è sempre di qualcun’altro. Almeno quando c’è da incassare critiche; se si tratta di tagliare nastri e inaugurare opere, il merito invece è senz’altro loro (anche quando non lo è).
“Non si dovrà aver paura di aver coraggio” disse un giorno Mussolini. Se potesse vedere i suoi fedelissimi proseliti ridotti così…” conclude Bizzoca.
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