Foto: Gianluca VANNICELLI ©
Raffaello Simeoni fa il pieno a Largo San Giorgio, nella serata d’apertura della rassegna estiva della Fondazione Varrone. Sul palco con lui le due “spalle” di sempre Marco Iamele (un’autorità nel mondo delle cornamuse e delle ciaramelle) e Marcello De Carolis (travolgente come sempre alla chitarra battente), i chitarristi Damiano De Santis e Maurizio Recalchi e Vincenzo Bardaro alle percussioni. In piazza il pubblico degli affezionati del cantautore e polistrumentista reatino, che “chiama” le canzoni – “come fossi un jukebox”, scherza Raffaello – e canta con lui.
“E’ un piacere vedervi così tanti in questo largo che è un teatro a cielo aperto naturale” ha detto il presidente Mauro Trilli aprendo la serata. “Sarà un piacere riascoltare Raffaello che porta nel mondo la nostra cultura più profonda” ha detto l’assessore alla Cultura Letizia Rosati portando il saluto del Comune di Rieti che patrocina la rassegna. Poi via con le ballate e le ninne nanne, i canti di lavoro e di lotta, di vite perdute e amori lontani: un piacere riascoltarli nel cuore antico di Rieti con una falcetta di luna proprio sul grande palco.
Palco che stasera sarà tutto per l’Orchestra delle Cento Città, per un concerto in due parti: la prima tutta musicale, con una composizione per flauto e orchestra di e con Alessandro Pace e con il concerto per violino e orchestra op.64 di Mendelssohn, solista Ivos Margoni. La seconda parte è un omaggio allo sconfinato repertorio operistico italiano, affidato ai solisti del progetto “Fabbrica” del Teatro dell’Opera di Roma: Valentina Gargano e Mariam Suleiman (soprani), Eduardo Niave e Nicola Straniero (tenori), Mattia Rossi (baritono) e Spartak Sharikadze (basso). Il concerto inizia alle 21; l’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.