Taglio del nastro della quarta edizione per Magliano Art In Festival, promosso dall’associazione Pro Loco e l’assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Magliano Sabina, che torna anche quest’anno dal 24 al 28 luglio nel suggestivo Giardino dell’EcOstello (struttura pubblica gestita dall’azienda Municipalizzata Sabina) dello storico borgo di Magliano Sabina, a confine tra Lazio e Umbria, con cinque serate all’insegna della musica, dell’arte e del teatro. La direzione della prestigiosa kermesse, anche in questo 2024, è affidata al maestro Francesco Verdinelli.
Durante la cinque giorni, occasione unica anche per visitare le bellezze del territorio ricche di storia e cultura, ad alternarsi sul palco saranno altrettanti nomi d’eccezione come Stefano Fresi con il debutto di “Dell’amore, della guerra e degli ultimi” canoni e pensieri di Faber; Pino Strabioli con “Sempre fiori, mai un fioraio!” omaggio all’indimenticabile Paolo Poli; Rita Marcotulli con un viaggio immaginario, che prende ispirazione dalla vita di tutti i giorni, dalla natura, dalle esperienze, dalla musica dei diversi colori del mondo; Stefano Reali, accompagnato da Flavia Astolfi, con “Le immortali colonne sonore di Ennio Morricone” omaggio al maestro tra musica e parole. Spazio anche all’arte con Suzanne Neumann e l’installazione di arte contemporanea ephemere “Flagship”.
«Sono profondamente orgogliosa di annunciare la quarta edizione di Magliano Art in Festival – commenta Claudia Cingolani, assessore al Turismo del Comune di Magliano Sabina – un evento che non solo celebra la bellezza dell’arte, della musica e del teatro, ma che pone Magliano Sabina come un punto di riferimento culturale di rilevanza nazionale. Questo festival rappresenta un momento di grande importanza per il nostro territorio, un’opportunità per mettere in mostra il nostro ricco patrimonio artistico e culturale e per attirare visitatori da tutta Italia. Magliano Art in Festival è il risultato di un lavoro di squadra e di un impegno condiviso. Desidero ringraziare di cuore la Pro Loco, l’azienda Municipalizzata Sabina e gli sponsor, che con il loro sostegno rendono possibile tutto questo».
Come ogni anno, prosegue l’assessore: «Il festival si svolgerà nel suggestivo Giardino dell’EcOstello, un luogo che incarna perfettamente lo spirito di Magliano Sabina. Il Giardino, con la sua atmosfera incantevole e la sua posizione panoramica, offre uno scenario unico che arricchisce ulteriormente l’esperienza degli spettatori. È un contesto che invita alla riflessione e alla condivisione, permettendo di vivere appieno la magia degli spettacoli immersi nella bellezza naturale e nella tranquillità del nostro borgo storico. Questa quarta edizione è solo l’inizio di un cammino che ci vedrà impegnati in numerosi altri appuntamenti, sempre con l’obiettivo di valorizzare e promuovere Magliano Sabina e la sua offerta culturale. Vi invito a partecipare a queste serate indimenticabili, immerse nella magia dello spettacolo dal vivo e nella bellezza del nostro borgo. Sarà un viaggio emozionante, ricco di momenti indimenticabili che rimarranno nel cuore di tutti noi. Il nostro impegno è quello di continuare a creare eventi che arricchiscono il panorama culturale nazionale e che fanno di Magliano Sabina un luogo sempre più vivo e attrattivo».
«Un festival – le parole del direttore artistico – che punta alla qualità come unico comune denominatore. Una quarta edizione multidisciplinare che è pronta a regalare emozioni a un pubblico che, come abbiamo visto nell’arco di questi anni, sempre più numeroso ci segue. Magliano Sabina Art in festival per condividere il piacere dello spettacolo dal vivo e dell’arte con cinque serate speciali, da non perdere».
Il programma
Ad aprire la prima serata del Festival mercoledì 24 luglio sarà il debutto di “Dell’amore, della guerra e degli ultimi” con Stefano Fresi e con Cristiana Polegri (voce e sax) ed Egidio Marchitelli (chitarra). Un susseguirsi di canzoni, pensieri tratti dai diari di Faber e monologhi originali che affrontano questi tre grandi temi cari al grande cantautore. Un pianoforte, un sassofono, una chitarra e due voci. Storie, d’amore e di guerra. Storie degli ultimi. Pensieri, riflessioni e canzoni immortali per celebrare Faber e raccontarne l’attualità?.
Giovedì 25 luglio sarà la volta dell’incontro con Susanne Neumann che, dopo “Il cuoco arrabbiato”, torna a trasformare la facciata dell’EcOstello di Magliano Sabina con “Flagship”, installazione di arte contemporanea ephemere. Dodici le bandiere create con stoffe e tessuti usati e colorati che sventoleranno dalle fnestere della struttura, rievocando una sorta di suggestivo senso di movimento. Le fantasie delle stoffe ricorderanno estati passate, giornate al mare e di vento, bandiere che rimandano ai campionati, ma anche al simbolo del potere. Nell’installazione di Susanne Neumann questo simbolo viene letto e trasformato in un atto di allegria e positività.
Ingresso libero
Venerdì 26 luglio spazio a Pino Strabioli e l’omaggio a Paolo Poli “Sempre fiori mai un fioraio!”, titolo di un libro edito da Rizzoli. Paolo Poli si è raccontato a Strabioli durante una serie di pranzi trascorsi nello stesso ristorante, alla stessa ora nell’arco di due anni. Da queste pagine nasce una serata dedicata al pensiero libero, all’irriverenza, alla profonda leggerezza di un genio che ha attraversato il Novecento con la naturalezza, il coraggio, la sfrontatezza che lo hanno reso unico e irripetibile. L’infanzia, gli amori, la guerra, la letteratura, pennellate di un’esistenza che resta un punto di riferimento non soltanto nella storia teatrale di questo paese. Pino Strabioli ha affiancato Poli in palcoscenico ne “I viaggi di Gulliver” e insieme hanno condotto per Rai 3 “E lasciatemi divertire”, otto puntate dedicate ai vizi capitali.
Strabioli sarà accompagnato da Marcello Fiorini alla fisarmonica, video Edoardo Paglione, produzione Alt Academy.
Sabato 27 luglio protagonista del palcoscenico sarà Rita Marcotulli al piano solo che racconterà, attraverso le note del pianoforte, un insieme di storie. Un viaggio immaginario, che prende ispirazione dalla vita di tutti i giorni, dalla natura, dalle esperienze, dalla musica dei diversi colori del mondo. Composizioni originali ma anche suggerite dalle emozioni del momento con una buona parte di improvvisazione. Un omaggio al cinema e ad autori popolari italiani come Modugno e Pino Daniele. Un programma che può variare a seconda della sensibilità di questa straordinaria artista con l’aggiunta di standard, improvvisazioni o brani nuovi.
Infine, a chiudere il sipario sul Festival domenica 28 luglio, sarà “Le immortali colonne sonore di Ennio Morricone” raccontate da Stefano Reali (piano e voce narrante) e cantate da Flavia Astolfi. I due artisti saranno accompagnati da Giorgio Rosciglione al contrabbasso, Gegè Munari alle percussioni, Marco Guidolotti a sax e clarinetto.
In scena un viaggio tra i “songs” più famosi di questo maestro della musica contemporanea recentemente scomparso, che ha lavorato in campi, culture, e continenti diversi, ma in realtà è stato reso celebre a causa dell’irripetibile risultato popolare ottenuto, e che sembra perdurare nel tempo, senza mai passare “di moda”. I songs nati come temi di colonne sonore hanno raggiunto un obiettivo tanto simile quanto raro, nella storia della musica: chiunque al mondo li ascolti, anche solo per poche battute, li riconosce immediatamente, riassaporando quella gioia che solo un autentico evergreen ti trasmette, sin dalla prima volta che lo si sente, e che così lo consegna all’immortalità.
Alcune sue canzoni, come “Metti una sera a cena”, e “C’era una volta il West”, sono considerate già da almeno mezzo secolo come dei classici senza tempo, e sembrano avere lo stesso tipo di gradimento istantaneo, universale, in grado di abbattere ogni barriera, anche linguistica, a giudicare dal successo incredibile di alcuni dischi come “Pearls” di Ami Stewart, e “We everybody love Ennio Morricone”, dove alcuni fra i più grandi cantanti del mondo si sono accapigliati pur di far parte di questo omaggio al grande compositore, vincitore nel 2007 di un Oscar alla carriera, e nel 2016 dell’Oscar per “The hateful eight”.
Le esecuzioni delle canzoni saranno intervallate da una serie di gustosi aneddoti e racconti di Stefano Reali, che è stato un amico di lungo corso del maestro, che ha composto per lui le musiche per cinque film.
Ogni sera, prima dello spettacolo, il pubblico avrà la possibilità di partecipare a momenti conviviali tra aperitivo e apericena (Info: 334 320 6401)
Il Festival si realizza anche grazie al sostegno di sponsor privati, tra i quali, Farmacia Poiana, AcquaSi di Lorenzoni, Vittoria Assicurazioni, Ferri Simone srl.
Costi: biglietto singolo spettacolo euro 10, ridotto under 30 e over 65 euro 8, abbonamento euro 25
Prevendite aperte su circuito VivaTicket www.vivaticket.com/it/search?q=magliano%20sabina
Informazioni e contatti: 334 320 6401 – [email protected]
Come raggiungere Magliano Sabina e l’EcOstello
Il borgo, situato in una posizione strategica al confine tra Umbria e Lazio, è facilmente raggiungibile sia in automobile che con il treno.
Come arrivare in auto: autostrada A1 uscita casello Magliano Sabina + 5 km (seguire indicazioni per Magliano Sabina); in alternativa via Flaminia (km 64) + 3 km (seguire bivio per Magliano Sabina).
Come arrivare in treno: Linea FR1 Fiumicino Aeroporto-Orte – stazione Civita Castellana/Magliano (10 minuti in auto dall’Ostello); collegamenti diretti aeroporto internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino e Roma.
Distanza utili: Roma 35 km, Narni 20 km, Viterbo 40 km, Orvieto 60 km, Todi 70 km, Spoleto 70 km, Assisi 100 km, Perugia 110 km, Firenze 200 km.
Ufficio stampa Magliano Art in Festival 2024
Francesca Cecchini 328 2334319 – Danilo Nardoni 349 1441173