Nella giornata di ieri 10 luglio, come da comunicazione inviata alla Direzione per la visita dei luoghi lavoro, la delegazione sindacale USPP Lazio composta dal Segretario regionale Daniele Nicastrini e supportata dai rappresentanti locali si è recata presso la C.C. RIETI per verificare le condizioni lavorative del personale di Polizia Penitenziaria in sede.
Accolti con disponibilità dal Direttore e dal Comandante di Reparto, la scrivente sigla ha potuto chiarire le situazioni attuate riguardanti il settore colloqui, sulla quale con la Direzione siamo convenuti a che dopo il termine del piano ferie si attiverà per un confronto sindacale nel merito ed anche soprattutto per tutti gli altri settori al netto del piano di mobilità nazionale (trasferimenti in entrata e uscita del personale di Polizia Penitenziaria) prevista entro il 31 luglio p.v., delle 34 unità di cui 5 unità femminile assegnate dall’ultimo corso di formazione con decorrenza 8 Luglio.
Dalla verifica fatta nei luoghi di lavoro, abbiamo riscontrato problematiche legate ad un sovraffollamento di detenuti superiori al 165% della capienza regolamentare, un organico inferiore di circa 40 unità rispetto alla pianta organica prevista di 175 unità e quindi di riflesso con ricadute nel ruolo nella gestione dei ristretti con numerosi eventi critici rilevanti, ultimo un detenuto aggredito con il fuoco per la quale è stato necessario le cure presso il locale pronto soccorso.
Tanti casi di aggressioni ad agenti nell’esercizio delle loro funzioni, per la quale sarebbe necessario comprendere se ad esempio viene applicato il protocollo d’intervento emanato dall’amministrazione. Considerare soprattutto la carenza del ruolo ispettori e sovrintendenti di circa 15 unità rispetto alle 36 previste in pianta organica, sulla quale si evidenziano problematiche nel coordinamento delle unità operative soprattutto nei turni serali e notturni.
Per quanto sopra richiamiamo l’attenzione ai vertici in indirizzo affinché si limiti l’invio di altri detenuti dal distretto Lazio Abruzzo Molise per la totale difficoltà alla ricezione degli stessi che pongono seri problemi all’ordine e sicurezza della struttura già teatro purtroppo anche della famosa rivolta del 9 Marzo 2020.
In attesa di urgente riscontro, USPP Lazio, per detta sede continuerà un costante monitoraggio a tutela del Personale di Polizia Penitenziaria indicendo lo Stato di Agitazione per il sovraccarico di lavoro in atto che pongono seri preoccupazioni alla scrivente sigla.