Ranalli replica alla casa famiglia: “Dichiarazioni farneticanti, Cittaducale accogliente”

Replica alla casa famiglia Family di Cittaducale da parte del sindaco del comune reatino Leonardo Ranalli. La pubblichiamo integralmente.

 

Non entrando nel merito della filippica della responsabile della casa famiglia “Family” di Cittaducale rilasciata a mezzo lettera inviata dal proprio legale alla vostra spettabile redazione, vorrei evidenziare alcuni concetti, evidentemente ancora poco chiari, e farlo senza la mediazione di togati in soccorso esterno. Non è mia intenzione ripercorrere la cronaca dei vari accadimenti incresciosi registrati, per i quali sono state interessate le autorità competenti che più volte sono intervenute, ma di certo non posso tollerare dichiarazioni che reputo farneticanti a cominciare dalle accuse di razzismo alla popolazione che mi onoro di rappresentare e che, stando alla missiva, sarebbero addirittura sfociate in atti di aggressione. Capisco la volontà della struttura di provare ad addrizzare il tiro rispetto a quanto dichiarato nelle ultime ore da parenti, personale dipendente e comunque soggetti ricollegabili alla gestione della stessa, ma a tutto c’è un limite e se si vuole rientrare nei ranghi forse si continua a sbagliare strada. Cittaducale è località accogliente e da sempre in prima linea per progetti di integrazione che negli anni hanno coinvolto i residenti in maniera totalizzante. Sentirsi lanciare accuse quantomeno improvvide mi lascia dubbioso sulle reali intenzioni che la casa famiglia vorrebbe manifestare. Quanto registrato ha sicuramente turbato gli animi generando confusione e quella letta non è forse la miglior risposta per provare a ripartire cominciando dal rispetto delle regole che per noi che amministriamo rimane la prima cosa. E invece oltre alle risse e allo scompiglio arrivano anche le accuse alla popolazione e all’Amministrazione. Accuse che respingo con forza evidenziando in primis che il sottoscritto non prende lezioni di democrazia e di accoglienza da nessuno perché da sempre, in linea con i colleghi Amministratori e con i residenti, è sceso in campo gratuitamente e con il cuore in mano. Aiutiamo chi ha di meno ed è in difficoltà e non siamo al soldo di nessuno. Lo abbiamo fatto con progetti di integrazione e con il coinvolgimento di operatori locali e personale qualificato. Ora si prova a puntare il dito contro un generico manipolo di residenti, ma si continua a sfuggire dalle responsabilità di un clima che si è venuto a creare che non piace a nessuno, a partire proprio da noi Amministratori che veniamo anche tacciati di “inerzia” rispetto a percorsi di cultura dell’accoglienza. Ma scherziamo? La situazione che viviamo e che vive Cittaducale tutta, lo ripeto, è di grande confusione e paura e, nel rispetto corale dei minori della struttura che avrebbero bisogno di vera integrazione e tranquillità, ribadisco che servirebbe dimostrare le intenzioni con i fatti e non con le lettere dei legali o con delle spericolate accuse e minacce a mezzo stampa o sui social. Si diano certezze e percorsi di crescita a questi ragazzi facendoli integrare nella comunità e i gestori stessi rimarranno a bocca aperta perché Cittaducale è accogliente, tollerante e volenterosa nel poter regalare esperienze umane di crescita. L’Amministrazione farà come sempre gli straordinari perché in questa materia, e me ne vanto per il lavoro di squadra degli Amministratori e degli uffici, siamo un modello in provincia.

Leonardo Ranalli, Sindaco di Cittaducale

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