L’ultimo saluto a Ulisse Cieno ci sarà domani, sabato 6 luglio, a Chiesa Nuova, nella chiesa di Santa Barbara in Agro. Saranno celebrati da Don Fabrizio Borrello. La famiglia ha chiesto donazioni a supporto dei suoi cari e non fiori in omaggio a Ulisse.
RietiLife ha voluto omaggiare Ulisse, la cui scomparsa ha toccato tanti in città. Condoglianze ai familiari e agli amici.
(di Valentina Fabri) Una moto, un assolato pomeriggio di luglio e poi l’impatto, fatale. Ulisse se ne è andato così, in un pomeriggio qualunque, al termine di una giornata qualunque, fatta di lavoro, impegni, forse di problemi quotidiani da risolvere, ma anche di affetti e pensieri da rivolgere a qualcuno di caro. In ogni caso sorridendo, come era solito fare lui.
Dalle 18 in poi il rincorrersi di voci, sui social, nei messaggi dei reatini scossi dall’ennesimo incidente in città. In serata la conferma: è proprio lui. Difficile credere ad un caso di omonimìa: Uliks – Ulisse per tutti – 46 anni, non ce l’ha fatta. La sua moto si è fermata proprio lì, su via Tancia, in quel tratto di strada che già in passato era stato al centro di drammatici episodi di cronaca. Enorme lo sconcerto per la sua scomparsa. Increduli i tantissimi che anche sui social hanno voluto tributargli un ricordo, quasi sempre dedicato ai sorrisi che Ulisse, da generoso, non ha mai risparmiato a nessuno.
Non solo i tanti conoscenti ed amici, Ulisse, da stimato professionista quale era, ha scosso gli animi di comuni concittadini che da quel sorriso sono rimasti colpiti. “Muore giovane chi è caro agli dei” scrive uno dei tanti amici in un post di addio e non è difficile crederlo pensando a quanto fosse semplice e naturale per Ulisse farsi voler bene.
Una vita fatta di responsabilità e passione quella di Ulisse, sempre vissuta appieno.
L’amore viscerale per le sue bambine, Ginevra e Penelope e quello per Roberta, sua compagna. La vita di Ulisse era quella di un normale 46enne, fatta di amore per la famiglia, anche per quella d’origine a cui era legatissimo. E di passioni: la Juve, il rugby, gli amici. Una vita normale, straordinaria proprio per questo.
Foto: RietiLife ©