La mattina di domenica 30 giugno la Sezione di Rieti del Club Alpino Italiano ha inaugurato la “rinnovata” falesia di Capolaterra di Cantalice al Vallone di Lisciano, a seguito della partecipazione della Sezione al progetto nazionale del CAI Centrale del 2022 per la realizzazione e gestione di siti naturali per l’arrampicata.
La proposta, presentata nel 2023, ha ottenuto il finanziamento di 20.000 euro, assegnato al CAI Gruppo Regionale Lazio per l’erogazione alla Sezione di Rieti. I lavori realizzati hanno compreso la manutenzione degli itinerari esistenti e chiodatura di nuovi, per un totale di attuali 16 settori e 102 itinerari di arrampicata, localizzati nel Vallone di Lisciano. Le attività su campo sono state precedute, nel corso del 2023, dai necessari adempimenti dell’iter tecnico – amministrativo, considerato il finanziamento pubblico del progetto CAI: stipula di comodati d’uso gratuito con i soggetti proprietari dei siti di arrampicata (Comune di Cantalice, Amministrazione Separata Beni Civici di Vazia, Dott. Costantino Santacroce), relazione geologico – sismica, presentazione alla Regione Lazio di specifica scheda attestante la compatibilità a praticare l’arrampicata all’interno dell’area protetta da normativa europea (Zona di Protezione Speciale “Monti Reatini” della rete Natura 2000) e ottenimento dalla Regione di parere favorevole. A seguire l’avvio delle operazioni di campo iniziate nella primavera 2024 con un lungo e impegnativo lavoro di manutenzione degli itinerari esistenti e alla chiodatura di nuovi, sistemazione, ripulitura degli accessi ai settori di arrampicata e realizzazione di specifica segnaletica e tabellazione che dota la falesia delle necessarie informazioni tecniche e sulle caratteristiche naturali del sito a supporto dei numerosi frequentatori.
Nello slargo in prossimità del masso “L’Arzu de Jarone”, simbolo iconico dell’intera falesia, si è svolta la cerimonia di inaugurazione con gli interventi del Presidente della Sezione di Rieti, Francesco Battisti, di Amedeo Parente, Presidente del CAI Gruppo Regionale Lazio, di Angelo Marsini, ex Presidente sezionale e curatore della proposta progettuale, del sindaco di Cantalice, Gianluca Leoni, del Dott. Costantino Santacroce, di Luca Bucciarelli, la guida alpina che ha realizzato la manutenzione degli itinerari esistenti e chiodatura dei nuovi con relativa dichiarazione di idoneità all’utilizzo, del socio Alvaro De Livio, al quale spetta il merito di aver ripreso con passione i lavori di ripristino della falesia dopo anni di abbandono, caratterizzandola anche per finalità didattiche e mantenendola fruibile nel tempo con la cura degli itinerari, la pulizia vegetazionale e la segnaletica degli accessi ai settori di arrampicata, del socio Matteo Santoprete, impegnato nelle stesse attività al suo fianco.
Alla presenza di alcuni Consiglieri del Comune di Cantalice, di una rappresentanza dei Vigili del Fuoco di Rieti, del Soccorso Alpino Stazione di Rieti, del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Antrodoco, del Nucleo Carabinieri Forestale di Rivodutri, del Comandante del Nucleo Stazione Carabinieri di Cantalice e di molti frequentatori della falesia si è proceduto al simbolico taglio del nastro, o meglio a sciogliere il nodo della corda e allo scoprimento dei pannelli della bacheca riguardanti l’uno la mappa complessiva dei settori di arrampicata, la classificazione degli itinerari per settore e livello di difficoltà, notizie storiche sulla falesia, nonché regole comportamentali, responsabilità individuali e rischi durante l’arrampicata, l’altro le caratteristiche naturali del sito protetto.
Un ringraziamento particolare al momento del brindisi, offerto dal Dott. Costantino Santacroce, dalla Dott.ssa Maria Teresa Santacroce e dalla comunità di Santa Croce, alla Protezione Civile di Cantalice che ha garantito e regolamentato l’accesso veicolare all’area ed effettuato il trasporto al sito della cerimonia del materiale occorrente. In conclusione della cerimonia si è svolta una dimostrazione di arrampicata su alcuni itinerari dell’”Arzu de Jarone” dando la possibilità a chi volesse provare di indossare casco e imbraco con l’assistenza di istruttori.
Foto: Cai Rieti ©