(di Cristian Cocuccioni) Siamo ai titoli di coda. Il patron della SSA Rieti, Tito Capriccioli, ha confermato a RietiLife le trattative per la cessione – in questo caso fusione per il nuovo regolamento, ma di fatto è una cessione – del titolo di Serie D conquistato poco più di un mese fa con la vittoria (3-2) nello spareggio contro la W3 Maccarese al Tre Fontane di Roma. “Non me ne sto occupando direttamente io – ha detto il patron a RietiLife – ho dato questo compito ad uno studio legale”. Il dialogo tra lo studio legale e il club Favl Cimini Viterbo (mai nominato dal numero uno amarantoceleste), di Piero Camilli, va avanti. Ma i tempi sono stretti e può esserci anche la possibilità che tutto quanto salti, anche le altre trattative (Capriccioli non ha escluso nessuno interlocutore, tantomeno Fc Viterbo o altre soluzioni romane, ndr).
In quel caso non cambia nulla per il patron. “Se non dovesse esserci una vendita, chiudo tutto comunque, anche se ci dovesse essere assegnato lo stadio” ha tuonato Capriccioli che si sente “molto amareggiato da tutta questa situazione che si è andata a creare, sin dall’inizio. Avevo un altro progetto in mente. Ne prendo atto. Mi dispiace tantissimo per i tifosi che ci hanno sempre seguito”.
Inoltre Capriccioli ha voluto fare chiarezza: “Non è una questione di soldi. Se dovessero arrivare li rimetto tutti su Amatrice con una fondazione, non toccherò un euro. Creeremo dei progetti sociali per il territorio” ha spiegato il presidente della SSA Rieti.
Tornando al discorso sul club amatriciano-reatino, Capriccioli ha spiegato che “volevo lo stadio per non buttare la matricola, a saperlo la buttavo l’anno scorso, era meglio”. Infine c’è anche il discorso della Juniores, che doveva essere creata per partecipare al campionato Interregionale: “Se, e solo se, dovesse andare in porto una vendita, la farò con la società che ha acquistato il titolo”.
Le parole di Tito Capriccioli lasciano pochi dubbi e zero spazi ad interpretazioni: Rieti dice addio alla Serie D conquistata poco più di un mese fa.
Foto: RietiLife ©