“I consiglieri di opposizione, entrati in sala consiliare con 15 minuti di ritardo dopo la sospensione delle 13.30 perché a colloquio nella sala della minoranza, hanno trovato una maggioranza che aveva già votato rendiconto e aumento della tariffa sui rifiuti in perfetta solitudine, senza relazione dell’assessore e senza nessun intervento dei consiglieri di maggioranza”: lo scrivono Psi, Pd, Rieti Città Futura, T’Immagini e Per il Bene Comune.
“Prendiamo atto che questa amministrazione fugge il confronto democratico con metodi che mai erano stati usati negli anni passati, pur comprendendo il suo senso di vergogna nell’aprire un dibattito sull’approvazione dell’aumento del 17% della Tari. Cosa ancora più grave è che i consiglieri di maggioranza condividono tale scelta senza batter ciglio. Ribadiamo che la scelta di non attivare lo streaming dei consigli comunali (votata all’unanimità ad agosto del 2022 e richiesto dai consiglieri di minoranza più volte) è diventata a questo punto strategica per tenere all’oscuro i cittadini delle decisioni e dell’assenza del confronto democratico. Scelte importanti per la città vengono adottate in modo carbonaro da una maggioranza succube dei diktat del direttore d’orchestra. C’è da notare che la mattina il consiglio convocato per le 9.30 è iniziato alle 10.15, ciò spinge a favore dell’ipotesi che le tempistiche adottate nel pomeriggio siano state premeditate al fine di evitare la discussione sullo scempio dell’aumento Tari” conclude l’opposizione.