Sabato 15 giugno la presentazione del libro “Santa Rufina di Cittaducale, tra storia, memoria tradizioni e ricordi”, dal secondo dopoguerra agli anni dell’industrializzazione.
L’autore e il dott Mario Santarelli, primario di Radioterapia Oncologica dell’Ospedale San Camillo de Lellis e nativo di Santa Rufina.
È la descrizione di un’epoca particolare, di una società caratterizzata da un’economia povera e dal fenomeno dell’emigrazione. La fase della industrializzazione, intorno agli anni Settanta, ha determinato un miglioramento delle condizioni economiche e un improvviso aumento della popolazione, sconvolgendo usi e costumi locali e determinando un cambiamento di abitudini consolidate. E’ il ricordo di un periodo storico in cui affondano le radici non solo gli anziani di oggi, ma anche di giovani che hanno conosciuto, seppur parzialmente, le usanze e le tradizioni di quel tempo. “E’ un omaggio alla cittadina di Santa Rufina” dice il dott Santarelli, “ai suoi abitanti, a coloro che non ci sono più, a quelli che la vita o il lavoro ha portato lontano, ai più giovani, affinchè possano sentire sempre forte il senso di appartenenza ad una comunità che, malgrado tutto, esiste e resiste”.
È un libro insolito, diviso in dodici capitoli, che abbracciano, tra sacro e profano, la vita del paese in quel periodo storico. Un capitolo è dedicato alla riscoperta del dialetto locale, differente da quello reatino nonostante la relativa vicinanza.
Il ricavato del libro è destinato ad opere di beneficenza per il paese.
Si replica il 29 Giugno alle ore 17 presso la sala Conferenze dell’Associazione ALCLI Giorgio e Silvia