Riceviamo e pubblichiamo la replica all’articolo pubblicato ieri (leggi).
In relazione alla lettera pubblicata dal vostro giornale in data 13/06/24, trasmessa dalla signora Federica Fornara, il dottor Antonio Ippoliti tiene a precisare quanto segue: La polemica creata ad arte da un membro della lista sconfitta alle elezioni è pane antico del malcostume elettorale del nostro Paese. Per questo motivo, ho sempre ritenuto che rispondere a provocazioni di questo tipo fosse inopportuno e che si dovesse evitare di traslare le vicende politiche alla vita personale dei singoli.
Ma in questa circostanza si sono superati i limiti dell’intelligenza, del buon gusto e della civile educazione. Nel corso dei festeggiamenti elettorali seguiti alla vittoria della lista guidata da mio figlio Matteo Ippoliti, ho ricevuto una telefonata da parte della signora Federica Fornara, mia assistita fino a poco tempo fa e candidata della lista uscita sconfitta per l’ennesima volta dalla tornata elettorale.
Ho ingenuamente ritenuto che la signora volesse congratularsi per il risultato ottenuto da mio figlio, poiché ho sempre cercato di tenere ben separati i rapporti personali dalle attitudini politiche e ritenevo fosse un sentimento condiviso.
Al contrario, la signora mi riferiva dell’apposizione dell’ormai famigerato lumino da parte di qualcuno ai piedi di un manifesto elettorale della lista “Scelgo Frasso”, volendo forzatamente associare tale gesto, di cui venivo a conoscenza in quel momento, al drammatico lutto subito dalla famiglia del candidato sindaco anni or sono. Pur esternandole la mia sorpresa e dichiarandole che prendevo atto del fatto, la signora Fornara insisteva nel chiedermi di pronunciare parole di condanna che in quel momento mi apparivano forzate e inopportune, data la mia totale estraneità al fatto che mi veniva presentato.
A partire dalla sera stessa la signora Fornara, altri candidati della lista e loro sostenitori, hanno iniziato nei confronti del sottoscritto, tramite social networks, una campagna tanto denigratoria ed offensiva quanto assurda, scatenando una vera e propria tempesta che non risparmiava insulti personali e persino riferimenti alla mia professione di medico, svolta con dedizione per oltre 40 anni sul territorio. Gli epiteti utilizzati sono sconfinati ampiamente nel campo della becera offesa, pertanto mi vedo costretto a replicare duramente esigendo che sulla vicenda, proditoria e squalificante, venga messo un punto definitivo.
Auspico che il buon senso e l’intelligenza prevalgano su sterili polemiche che non giovano ai singoli, né tanto meno alla cittadinanza.
Dott. Antonio Ippoliti
Foto: RietiLife ©