(di Valentina Fabri) Tra celebrazioni religiose e feste pagane, il giugno Antoniano è entrato nel vivo con la tradizionale fiera che proprio in concomitanza del giorno di Sant’Antonio, riversa sulle strade centinaia di reatini, a spasso tra dolciumi, oggettistica e prodotti artigianali. Una tradizione che quest’anno potrebbe dover fare i conti con la parentesi di pioggia prevista per questo pomeriggio, ma che di certo non farà desistere espositori e curiosi. Ieri pomeriggio, alla Basilica di Sant’Agostino i preparativi per l’esposizione del Santo che ha dato avvio alle celebrazioni.
Dall’aureola del santo, realizzata da artigiani reatini, alle spighe d’oro tenute in mano dal Bambino donate dagli agricoltori reatini nel 1926 per ringraziare dell’abbondante raccolto, il libro sacro tenuto in mano dal Santo e il saio, al centro del curioso episodio del 1999 in cui entrambi rimasero inspiegabilmente asciutti nonostante la pioggia, gli ex voto che riempiono le vesti, donati dai fedeli per grazie ricevute.
La vestizione, diventata uno dei primi riti delle celebrazioni, raccoglie ogni anno decine di fedeli che curano ogni dettaglio. Una volta ultimata, l’imponente statua viene posizionata sull’altare, da cui verrà sollevata solo il 30 giugno, quando la prima squadra di 22 portatori, tra gli applausi della città e il rumore sordo dei colpi che annunciano l’uscita, darà avvio al lungo percorso della macchina di Sant’Antonio tra le vie di Rieti.
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