(di Christian Diociaiuti – Roma) Grandioso risultato, storico, la conferma del valore di un atleta in grande crescita. Anzi, ormai affermato. Un argento a casa. Mattia Furlani vice campione europeo assoluto di salto in lungo con il record mondiale U20 e il record italiano dell’amico Andrew Howe ora a soli 9 centimetri: 8,38 (-0.5) il miglior salto nella finale agli Europei di Roma. Una gara bellissima, con un grande avversario: il greco Tentoglou, apparso solido, protagonista, fortissimo. Con una serie sempre sopra a 8,40 e che al primo salto ha trovato 8,42, poi un nullo e poi un 8,49, un 8,45 ma soprattutto un 8,65 (due volte tra quinto e sesto salto) oggettivamente inarrivabile, record dei campionati, e dimostrazione del talento ellenico campione di tutto.
Ma torniamo all’azzurro. Una grande chance, una grande vetrina e una grande medaglia per Mattia Furlani, il 19enne delle Fiamme Oro allenato da mamma Kathy Seck e cresciuto nella Studentesca che conferma la straordinaria condizione di questo giovane saltatore di casa al Guidobaldi, che ha ritrovato l’avversario di Glasgow, il greco Tentoglo. Furlani – che ha fatto impazzire l’Olimpico sin dalla presentazione – ha piazzato subito il record mondiale U20, poi un nullo (ma era molto lungo), un 8,00 e un 6,60 dovuto a poca convinzione seguito da un altro nullo. Al sesto salto un nullo, ma lunghissimo.
Italia che brinda: in due giorni vinte tantissime medaglie, destinate ad aumentare. Quella di Furlani è la sesta.
A tifare Furlani una tribuna Tevere gremita, con le pedane installate proprio in mezzo al pubblico per un calore maggiore, anche Andrew Howe, speaker degli Europei e primo tifoso di quello che è stato indicato come suo successore. Ora la testa alle Olimpiadi di Parigi. La sfida Grecia-Italia nel lungo, come a Glasgow, oggi a Roma e domani Parigi, si rinnoverà. Furlani sta crescendo sempre più.
Foto: Emiliano GRILLOTTI ©