Inaugurata la mostra dei ragazzi delle classi terze della secondaria di primo grado Angelo Maria Ricci, “Dai tu un nome alla violenza” nella sala espositiva del Comune di Rieti . Fino all’ 8 di giugno sarà possibile ammirare i lavori che gli alunni hanno realizzato nell’ambito del progetto “L’ educazione alle relazioni non discriminatorie e il rispetto delle differenze di genere”.Tutto è nato dalla stretta collaborazione della scuola con l’associazione Centro Antiviolenza Rieti “Il nido di Ana”.
Le referenti dell’ associazione hanno realizzato una serie di incontri con i docenti e gli studenti, da qui la produzione di elaborati artistici, teatrali, espressivi, tecnologici, linguistici e la messa in scena di una manifestazione all’ Auditorium Varrone, il 23 aprile scorso. L’ istituto “Angelo Maria Ricci” è stato promotore ed ideatore dell’ evento, caldeggiato dal Dirigente Scolastico Paola Testa, dalle professoresse Angela Carone ed Emanuela Panunzi, col supporto dell’assessore ai servizi sociali, Giovanna Palomba, del Comune di Rieti e delle referenti del centro antiviolenza “Il Nido di Ana” ,il presidente Anna Vigilante, l’ avvocato Alessandra Tilli, la dottoressa Silvia Santilli.
La mostra è il racconto artistico di questo progetto : con i loro elaborati, gli studenti hanno voluto dare il loro contributo per sollevare il velo di silenzio che per generazioni ha rafforzato la cultura della violenza di genere, cercando , appunto, di dare un nome alla Violenza. Un punto di vista interessante, ricco di riflessioni su un tema molto discusso nel nostro Paese.
L’ auspicio, condiviso da tutti i promotori dell’ iniziativa, è che questo sia un progetto pilota che coinvolga, con la stessa passione ed originalità artistica, sempre più ragazzi, appartenenti a comunità scolastiche del territorio provinciale perché le nuove generazioni devono essere promotrici di messaggi e comportamenti di rispetto reciproco, senza differenza alcuna.
Foto: RietiLife ©