Era stato arrestato e posto ai domiciliari per aver costruito e detenuto una pistola rudimentale. Il caso a carico di un uomo residente nel Comune di Borgorose, difeso dall’Avv. Alessandro Felli del foro di Avezzano, è stato archiviato dopo due anni di indagini.
I Carabinieri di Borgorose, su disposizione della Procura della Repubblica di Rieti avevano applicato nei confronti dell’uomo la misura cautelare degli arresti domiciliari che, già in sede di convalida era stata affievolita con quella dell’obbligo di firma. Il 56 enne di Borgorose, con precedenti penali risalenti nel tempo, era stato trovato in possesso di una pistola fabbricata artigianalmente, dotata di munizioni calibro 12 rinvenuta all’esito di una perquisizione domiciliare. Pendeva a suo carico un procedimento penale per i reati di fabbricazione, porto di arma di fabbricazione rudimentale e per detenzione di munizionamento non denunciato all’Autorità Giudiziaria con l’aggravante della recidiva.
Soddisfazione è stata espressa dall’Avv. Alessandro Felli del foro di Avezzano che ha sempre manifestato dubbi sulla funzionalità dell’arma e la sua capacità di esplodere colpi. Riferisce il legale “affinché possa considerarsi integrata la condotta incriminata dalla legge sulle armi è necessaria la prova che l’arma sia funzionante. Nel caso di specie, la rudimentalità dell’arnese sottoposto a sequestro (due tubi metallici azionabili manualmente e di diametro diverso con impugnatura in legno e tappo filettato bullonato esagonale con all’interno un percussore), è valsa affinché il mio assistito ottenesse il pieno proscioglimento”. La tesi del legale è stata confermata dagli esami tecnici compiuti dal RIS di Roma. Il caso aveva sollevato particolare allarme nella popolazione.
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