C’è stata una pec con cui, dieci mesi prima della Strage di Fidene, il commissariato di Ponte Milvio aveva lanciato l’allarme sulle pecche del poligono di tiro di Tor Di Quinto, lo stesso da Claudio Campiti nel dicembre del 2022 ha rubato armi e munizioni per poi uccidere, durante una riunione del consorzio Valleverde, quattro donne ferendo altre tre persone. Ma quegli avvisi, ben tre, furono ignorati. Il fatto è emerso nel corso dell’udienza, davanti alla Corte d’Assise, del processo che vede imputato Capiti per omicidio plurimo. Imputati anche il presidente della Sezione Tiro a Segno Nazionale e un dipendente per reati omissivi. Le tre segnalazioni degli agenti furono inviate dopo che il 13 febbraio del 2022 un uomo inviò una segnalazione su “Youpol” annunciando l’intenzione di andare a prendere una pistola a Tor di Quinto e di voler andare in Vaticano per «risolvere questioni personali». Così, pochi giorni dopo l’art, al poligono si presentò un ispettore di polizia che notò alcune criticità gravi in termini di sicurezza. (continua su Open)
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